"Furbo"... chi Legge!
Quando è il lavoratore a potersi dimettere per giusta causa?
Come fare? E quali diritti si conservano?
mercoledì 1 luglio 2020
Può il lavoratore dimettersi?
Si e se ricorre una giusta causa.
Partiamo da una prima considerazione. Per capire quale procedure seguire e quindi anche come agire, è indispensabile distinguere tra dimissioni e licenziamento.
Si hanno le dimissioni quando è il lavoratore a troncare il rapporto di lavoro. Si ha, invece, il licenziamento quando è il datore a troncare il rapporto di lavoro.
In questo approfondimento esamineremo da vicino la fattispecie delle dimissioni.
Il lavoratore può interrompere il proprio rapporto prima della fine prevista dal contratto qualora ricorra una giusta causa cioè il datore non assolve a uno degli obblighi previsti dal contratto e tale inadempimento è così grave che non consente di continuare il rapporto, come ad esempio non pagare lo stipendio.
In questo caso le dimissioni non vanno date con un preavviso (necessario, invece, se le dimissioni non sono per giusta causa. In questo caso bisogna tenere conto di quanto stabilito nel contratto e, ancora meglio, nel Contratto Collettivo Nazione) e provvedere alla procedura per la ratifica ufficiale delle dimissioni facendosi seguire da un professionista.
Le dimissioni per giusta causa non fanno perdere diritti come quelli a percepire la "disoccupazione".
Sul tema si consiglia anche la seguente lettura: https://www.molfettaviva.it/rubriche/furbo-chi-legge/il-procedimento-disciplinare-e-l-audizione-del-lavoratore/
Sul tema si consiglia anche la seguente lettura: https://www.molfettaviva.it/rubriche/furbo-chi-legge/liquidazione-spetta-sempre-al-lavoratore-ed-entro-quando/
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: https://www.facebook.com/StudioLegaleMariaMarino/
Si e se ricorre una giusta causa.
Partiamo da una prima considerazione. Per capire quale procedure seguire e quindi anche come agire, è indispensabile distinguere tra dimissioni e licenziamento.
Si hanno le dimissioni quando è il lavoratore a troncare il rapporto di lavoro. Si ha, invece, il licenziamento quando è il datore a troncare il rapporto di lavoro.
In questo approfondimento esamineremo da vicino la fattispecie delle dimissioni.
Il lavoratore può interrompere il proprio rapporto prima della fine prevista dal contratto qualora ricorra una giusta causa cioè il datore non assolve a uno degli obblighi previsti dal contratto e tale inadempimento è così grave che non consente di continuare il rapporto, come ad esempio non pagare lo stipendio.
In questo caso le dimissioni non vanno date con un preavviso (necessario, invece, se le dimissioni non sono per giusta causa. In questo caso bisogna tenere conto di quanto stabilito nel contratto e, ancora meglio, nel Contratto Collettivo Nazione) e provvedere alla procedura per la ratifica ufficiale delle dimissioni facendosi seguire da un professionista.
Le dimissioni per giusta causa non fanno perdere diritti come quelli a percepire la "disoccupazione".
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