Un'aula del Tribunale
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Cronaca

Tentò di investire un carabiniere dopo un furto. Torna in libertà un 51enne

Vincenzo Salvatore Fornari ha lasciato il carcere di Trani. Il gip ha tenuto conto del suo «positivo comportamento»

Dopo tre mesi in carcere, a Trani, il 51enne Vincenzo Salvatore Fornari è tornato libero. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante, su istanza depositata dal proprio legale, l'avvocato Giuseppe Germinario, ha sostituito la misura carceraria con quella dell'obbligo di dimora in quel di Molfetta.

L'uomo, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, fu arrestato il 25 agosto scorso quando, dopo aver tentato un furto in un locale in via Baccarini, forzando con un cacciavite la serratura, fu colto in flagranza di reato dai Carabinieri. Non appena l'uomo notò la pattuglia dirigersi verso di lui, salì a bordo di una bicicletta e si diede alla fuga, innescando un breve inseguimento in cui tentò di investire un militare, prima di essere placcato e infine ammanettato.

L'uomo, accusato dei reati di tentato furto e di resistenza a pubblico ufficiale, è rimasto rinchiuso nel penitenziario di Trani per «circa tre mesi senza che vi sia mai stata alcuna trasgressione» della misura in carcere. E questo secondo il giudice «costituisce idoneo elemento che consente di rivalutare il quadro delle esigenze cautelari in relazione al positivo comportamento di osservanza» sinora tenuto dall'imputato, il quale «lascia inferire un ridimensionamento del quadro cautelare».

Sempre per il giudice, dunque, «le residue esigenze cautelari ben possono essere salvaguardate con l'applicazione congiunta dell'obbligo di dimora nel comune di Molfetta e dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in un orario diurno». Per Fornari, «per l'effetto», è stata ordinata la liberazione e il ritorno in libertà.
  • Giuseppe Germinario
  • Vincenzo Salvatore Fornari
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