Ctenofori
Ctenofori

Ctenofori nelle acque di Molfetta. Il WWF: «Sono del tutto innocui»

La rassicurazione per i bagnanti: «Nessun pericolo con il contatto»

Nelle acque della costa di Molfetta, in particolare all'altezza della Prima Cala e di Torre Gavetone, si sta registrando la massiccia presenza di ctenofori, piccole creature marine che erroneamente vengono associate a meduse ma che in realtà non hanno nulla a che vedere con loro: alcune notizie circolanti sul web hanno diffuso gli ormai consueti allarmismi che il centro WWF cittadino ha voluto smentire.

A spiegare il fenomeno è stato Pasquale Salvemini, referente del WWF: «La recente massiccia invasione a Molfetta da parte dello ctenoforo Mnemiopsis leidyi, una specie nota come noce di mare, la cui esplosione è iniziata nel 2014, è connessa all'aumento della temperatura delle acque. Gli ctenofori sono organismi trasparenti, come meduse, che però hanno bande di ciglia mobili in diverse parti del corpo, utilizzate per la cattura dello zooplancton, di cui si nutrono, e per il movimento. Un aspetto interessante è che a differenza delle meduse, gli ctenofori non possiedono cellule urticanti, quindi non pungono, né costituiscono un pericolo per le persone che dovessero incontrarli in acqua o a riva».

L'aumento incontrollato della popolazione può al massimo avere un impatto negativo sulla consistenza delle popolazioni ittiche, in quanto si alimentano dello zooplancton di cui si nutrono anche gli stadi larvali dei pesci ossei. Inoltre, per la consistenza gelatinosa, intasano completamente le reti dei pescatori, producendo quindi un problema serio per il commercio ittico dell'area. La costa adriatica è un ambiente in forte cambiamento, soggetto a un intenso traffico navale, tipico vettore d'introduzione di specie aliene e numerose altre attività umane ed è quindi particolarmente colpita dalle specie invasive.

Come sottolinea Salvemini, gli individui che in questi giorni affollano la costa molfettese sono adulti di Mnemiopsis leidyi, specie originaria delle acque marine costiere e di estuario dell'Atlantico occidentale che nell'ultimo trentennio si è diffusa, grazie alle acque di zavorra delle petroliere e di altre grosse navi, nel mar Nero e da lì al Caspio (grazie ai fiumi e ai canali navigabili che collegano i due mari) e in diversi punti del Mediterraneo (tra cui il Golfo di Trieste) e in tempi più recenti pure nel mare del Nord e nel Baltico. In alcuni casi la diffusione della specie potrebbe però essere dovuta a trasporto tramite correnti marine.
  • WWF
Altri contenuti a tema
30 anni fa la messa a dimora dei primi esemplari di tamerici in località Prima Cala a Molfetta 30 anni fa la messa a dimora dei primi esemplari di tamerici in località Prima Cala a Molfetta Iniziativa che ha posto un importante tassello nella riqualificazione del territorio costiero
Upupa ferita soccorsa nel centro WWF di Molfetta Upupa ferita soccorsa nel centro WWF di Molfetta Ha riportato la frattura del becco e una piccola contusione all’ala sinistra
Carcassa di tartaruga rinvenuta alla Prima Cala di Molfetta Carcassa di tartaruga rinvenuta alla Prima Cala di Molfetta Sul posto l'intervento della locale capitaneria di Porto, dell'ASL di Molfetta e del centro recupero tartarughe marine WWF Molfetta
Il Centro Recupero Tartarughe Molfetta in prima linea: una task force per salvare gli esemplari del Basso Adriatico Il Centro Recupero Tartarughe Molfetta in prima linea: una task force per salvare gli esemplari del Basso Adriatico L’obiettivo è raccogliere e analizzare dati fondamentali per comprendere meglio le patologie che colpiscono questi animali
6 Nidificazione dei gabbiani reali nei centri urbani: un fenomeno in crescita anche a Molfetta Nidificazione dei gabbiani reali nei centri urbani: un fenomeno in crescita anche a Molfetta La spiegazione fornita da Pasquale Salvemini, Presidente WWF Molfetta
Domattina alla Prima Cala la liberazione di alcune tartarughe Domattina alla Prima Cala la liberazione di alcune tartarughe Evento organizzato dal WWF Molfetta in sinergia con la Capitaneria
Liberate altre due tartarughe marine a Molfetta Liberate altre due tartarughe marine a Molfetta Presenti numerosi alunni oltre alla comunità Auser molfettese
Stamattina la liberazione in mare di alcune tartarughe a Molfetta Stamattina la liberazione in mare di alcune tartarughe a Molfetta Appuntamento alle 10:30 presso la Prima Cala. Evento organizzato dal WWF
© 2001-2025 MolfettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
MolfettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.