
A Molfetta la 22^ edizione della rassegna cinematografica "Avvistamenti"
Proiezioni, concerti e workshop fino a domani
Molfetta - martedì 17 dicembre 2024
Si svolgerà a Molfetta fino a domani la 22esima edizione di Avvistamenti, rassegna sul film e il video sperimentale, diretta da Antonio Musci e Daniela Di Niso e organizzate dall'associazione Canudo ETS. L'evento è realizzato nell'ambito dell'Apulia Cinefestival Network e rientra nell'intervento "Promuovere il Cinema 2024", finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su risorse POC Puglia 2014-2020, Azione 6.7. L'evento è inoltre patrocinato dalle Città di Molfetta e Bisceglie.
Il 17 dicembre alle ore 19.00, nuovamente a La Cittadella degli Artisti, si terrà, per la sezione "Made in Italy", un focus sul cineasta Paolo Bologna, che proporrà una selezione di suoi film sperimentali, realizzati tra il 1977 e il 1980, seguita da una conversazione con Bruno Di Marino. Bologna, inoltre, proietterà La danza delle lampadine, un mix tra home movie e film sperimentale che vede tra i protagonisti Ennio Fantastichini, che è poi stato anche il protagonista del suo lungometraggio d'esordio Fuori dal giorno. Sarà l'occasione per ricordare l'amico e attore prematuramente scomparso nel dicembre di sei anni fa. Negli anni '70 Bologna sperimenta il cinema in super8, gira numerosi cortometraggi sperimentali legati al cinema delle avanguardie storiche e all'Expanded Cinema, esercitandosi e operando nei tanti Cine Club romani. Tra il 1977 e il 1980 realizza una ventina di film sperimentali, la maggior parte dei quali viene utilizzata all'interno degli spettacoli teatrali del gruppo "La Gaia Scienza" e di altri autori della postavanguardia teatrale romana. La serata proseguirà alle ore 21 con una seconda selezione dai lavori di Bianco-Valente e con una conversazione dei due artisti con il critico d'arte e curatore Gaetano Centrone.
Alle ore 19 del 18 dicembre, sempre nell'ambito di "Made in Italy", osservatorio sul cinema indipendente e sperimentale nostrano, sarà la volta della regista catanese Maria Arena, che incontrerà il pubblico dopo la proiezione del suo terzo lungometraggio, Uzeda – Do it yourself (2024), un documentario che la regista catanese ha dedicato alla band musicale fondata nella sua città nel 1987. Girato fra il 2016 e il 2020, il film è una storia di sogni, di sacrifici e di lotta. È la storia della band siciliana Uzeda, che ripercorre le diverse tappe della loro avventura artistica e descrive la vicenda umana dei protagonisti, la loro dedizione alla causa, i percorsi di vita condizionati dall'esigenza di sacrificare tempo e denaro per alimentare la propria passione. Il film documenta il processo creativo della band attraverso materiale di repertorio, sequenze in cui i componenti del gruppo vengono ritratti nel loro quotidiano, la storia dei dischi pubblicati e le immagini tratte dai loro concerti.
Dopo la proiezione e il talk condotto dal compositore Gabriele Panico, si terrà il concerto degli Uzeda - storica band composta da Davide Oliveri (batteria), Raffaele Gulisano (basso elettrico), Agostino Tilotta (chitarra elettrica) e Giovanna Cacciola (voce) - che concluderà la prima parte di Avvistamenti, funzionando da cerniera con la rassegna Sonimage che prenderà il via il giorno dopo. Gli Uzeda hanno segnato in maniera indelebile la scena musicale indipendente degli ultimi trent'anni in Italia, riuscendo a varcare i confini nazionali, destando l'interesse di figure di primo piano nel panorama musicale internazionale, come nel caso di Steve Albini, musicista e ingegnere del suono fra i più importanti della scena alternativa americana, che producendo il loro secondo album "Waters" entra subito in perfetta sintonia col loro suono riuscendo a esaltarne tutte le caratteristiche, tanto da attirare l'attenzione del noto dj inglese John Peel che nel 1994 invita la band a registrare due session negli studi della BBC, unico caso nella storia del rock italiano assieme alla PFM.
Nei tre giorni di Avvistamenti, si svolgeranno inoltre numerose attività che coinvolgeranno le scuole di Molfetta. Si comincia il 16 dicembre a La Cittadella degli Artisti di Molfetta con due proiezioni per gli studenti dell'IISS "G. Ferraris", alle 8.30 e alle 11.00, del film Pablo di Neanderthal (2022) di Antonello Matarazzo, con la sceneggiatura di Bruno Di Marino, Pablo Echaurren e dello stesso Matarazzo. Dopo la proiezione il regista Antonello Matarazzo e lo studioso di immagini in movimento Bruno Di Marino converseranno con il pubblico di studenti presenti in sala. Si prosegue il 16 e 17 dicembre alle ore 9.00 con il workshop degli artisti Bianco-Valente all'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "G. Ferraris", con l'obiettivo di alimentare un pensiero critico negli studenti, permettendo loro di sperimentare in maniera diretta i processi alla base della definizione di un'idea e delle varie strategie da intraprendere affinché l'opera prenda corpo.
Il 18 e 19 dicembre alle ore 9.00 all'IISS "G. Ferraris" di Molfetta si svolgerà invece la masterclass per studenti intitolata "Suono e immagine: oltrepassare i confini", condotta dal compositore Alessandro Cipriani, titolare della Cattedra di Composizione Musicale Elettroacustica del Conservatorio "L. Refice" di Frosinone. Si tratta di un percorso riguardante molteplici modalità di rapporto fra suono, musica e immagine con riferimenti a una terminologia specifica e con oltre 50 esempi audiovisivi tratti dalla videoarte, dalle istallazioni, dal cinema sperimentale, cinema mainstream, cinema d'autore, video musicali, colonne sonore per film muti e uso della multisensorialità nei musei.
Il 17 dicembre alle ore 19.00, nuovamente a La Cittadella degli Artisti, si terrà, per la sezione "Made in Italy", un focus sul cineasta Paolo Bologna, che proporrà una selezione di suoi film sperimentali, realizzati tra il 1977 e il 1980, seguita da una conversazione con Bruno Di Marino. Bologna, inoltre, proietterà La danza delle lampadine, un mix tra home movie e film sperimentale che vede tra i protagonisti Ennio Fantastichini, che è poi stato anche il protagonista del suo lungometraggio d'esordio Fuori dal giorno. Sarà l'occasione per ricordare l'amico e attore prematuramente scomparso nel dicembre di sei anni fa. Negli anni '70 Bologna sperimenta il cinema in super8, gira numerosi cortometraggi sperimentali legati al cinema delle avanguardie storiche e all'Expanded Cinema, esercitandosi e operando nei tanti Cine Club romani. Tra il 1977 e il 1980 realizza una ventina di film sperimentali, la maggior parte dei quali viene utilizzata all'interno degli spettacoli teatrali del gruppo "La Gaia Scienza" e di altri autori della postavanguardia teatrale romana. La serata proseguirà alle ore 21 con una seconda selezione dai lavori di Bianco-Valente e con una conversazione dei due artisti con il critico d'arte e curatore Gaetano Centrone.
Alle ore 19 del 18 dicembre, sempre nell'ambito di "Made in Italy", osservatorio sul cinema indipendente e sperimentale nostrano, sarà la volta della regista catanese Maria Arena, che incontrerà il pubblico dopo la proiezione del suo terzo lungometraggio, Uzeda – Do it yourself (2024), un documentario che la regista catanese ha dedicato alla band musicale fondata nella sua città nel 1987. Girato fra il 2016 e il 2020, il film è una storia di sogni, di sacrifici e di lotta. È la storia della band siciliana Uzeda, che ripercorre le diverse tappe della loro avventura artistica e descrive la vicenda umana dei protagonisti, la loro dedizione alla causa, i percorsi di vita condizionati dall'esigenza di sacrificare tempo e denaro per alimentare la propria passione. Il film documenta il processo creativo della band attraverso materiale di repertorio, sequenze in cui i componenti del gruppo vengono ritratti nel loro quotidiano, la storia dei dischi pubblicati e le immagini tratte dai loro concerti.
Dopo la proiezione e il talk condotto dal compositore Gabriele Panico, si terrà il concerto degli Uzeda - storica band composta da Davide Oliveri (batteria), Raffaele Gulisano (basso elettrico), Agostino Tilotta (chitarra elettrica) e Giovanna Cacciola (voce) - che concluderà la prima parte di Avvistamenti, funzionando da cerniera con la rassegna Sonimage che prenderà il via il giorno dopo. Gli Uzeda hanno segnato in maniera indelebile la scena musicale indipendente degli ultimi trent'anni in Italia, riuscendo a varcare i confini nazionali, destando l'interesse di figure di primo piano nel panorama musicale internazionale, come nel caso di Steve Albini, musicista e ingegnere del suono fra i più importanti della scena alternativa americana, che producendo il loro secondo album "Waters" entra subito in perfetta sintonia col loro suono riuscendo a esaltarne tutte le caratteristiche, tanto da attirare l'attenzione del noto dj inglese John Peel che nel 1994 invita la band a registrare due session negli studi della BBC, unico caso nella storia del rock italiano assieme alla PFM.
Nei tre giorni di Avvistamenti, si svolgeranno inoltre numerose attività che coinvolgeranno le scuole di Molfetta. Si comincia il 16 dicembre a La Cittadella degli Artisti di Molfetta con due proiezioni per gli studenti dell'IISS "G. Ferraris", alle 8.30 e alle 11.00, del film Pablo di Neanderthal (2022) di Antonello Matarazzo, con la sceneggiatura di Bruno Di Marino, Pablo Echaurren e dello stesso Matarazzo. Dopo la proiezione il regista Antonello Matarazzo e lo studioso di immagini in movimento Bruno Di Marino converseranno con il pubblico di studenti presenti in sala. Si prosegue il 16 e 17 dicembre alle ore 9.00 con il workshop degli artisti Bianco-Valente all'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "G. Ferraris", con l'obiettivo di alimentare un pensiero critico negli studenti, permettendo loro di sperimentare in maniera diretta i processi alla base della definizione di un'idea e delle varie strategie da intraprendere affinché l'opera prenda corpo.
Il 18 e 19 dicembre alle ore 9.00 all'IISS "G. Ferraris" di Molfetta si svolgerà invece la masterclass per studenti intitolata "Suono e immagine: oltrepassare i confini", condotta dal compositore Alessandro Cipriani, titolare della Cattedra di Composizione Musicale Elettroacustica del Conservatorio "L. Refice" di Frosinone. Si tratta di un percorso riguardante molteplici modalità di rapporto fra suono, musica e immagine con riferimenti a una terminologia specifica e con oltre 50 esempi audiovisivi tratti dalla videoarte, dalle istallazioni, dal cinema sperimentale, cinema mainstream, cinema d'autore, video musicali, colonne sonore per film muti e uso della multisensorialità nei musei.