Calcio
ASD Sporting Fulgor Molfetta 1917: serve l’omologazione dello stadio per la Serie D
All’attenzione della Co.Vi.So.D. il terreno di gioco, gli spogliatoi e gli spazi della struttura
Molfetta - mercoledì 12 luglio 2017
07.00
La certezza di giocare in Serie D il prossimo anno la ASD Sporting Fulgor Molfetta 1917 l'ha conquistata non sul campo, ma acquisendo il titolo sportivo della Madrepietra Daunia Apricena. Ora però è arrivato il momento di capire dove i biancorossi disputeranno le gare casalinghe nella stagione 2017/18.
Con la squadra che è ancora un cantiere aperto, la dirigenza capitanata dal presidente Mauro Lanza deve risolvere la questione inerente lo stadio Paolo Poli in quanto secondo quanto previsto dall'art. 31del Regolamento della LND «i campi di giuoco devono essere rispondenti alle norme di sicurezza stabilite dalla legge e ottenere il visto rilasciato dalla Commissione Provinciale di vigilanza. Devono, inoltre, possedere le caratteristiche e i requisiti previsti dal "Regolamento Impianti Sportivi". Gli impianti di nuova costruzione devono essere dotati di un campo avente dimensioni non inferiori a mt. 105 x 65. In casi eccezionali, le misure dei campi possono essere ridotte fino a 100 mt. per la lunghezza e fino a 60 mt. per la larghezza».
L'impianto sportivo dovrà quindi rispettare tali parametri. In caso contrario saranno necessari i lavori per permettere alla ASD Sporting Fulgor Molfetta 1917 di giocare in casa le gara interne e non migrare verso stadi a norma nelle vicinanze. All'attenzione della Co.Vi.So.D. saranno messi anche gli spogliatoi, che sempre secondo il Regolamento della LND «debbono essere ubicati all'interno del recinto di giuoco e separati per ciascuna delle due squadre e per l'arbitro. Debbono essere, in ogni caso, decorosi, convenientemente attrezzati ed adeguatamente protetti».
Quanto alle recinzioni, «iI recinto di giuoco deve essere obbligatoriamente protetto da una rete metallica di altezza non inferiore a mt. 2,20 o da altro sistema idoneo. Tra le linee perimetrali del campo di giuoco ed il pubblico, od ostacolo fisso (muri, pali, reti, fossati, alberi, ecc.) deve risultare una distanza minima di mt. 1,50 (campo per destinazione)». Tali disposizioni sono utili per disputare anche il Campionato Nazionale Juniores.
Inoltre - secondo fonti vicine la società - la dirigenza molfettese ha portato il tutto all'attenzione del sindaco Tommaso Minervini che sembra essersi reso disponibile nel caso in cui fossero necessari lavori utili a riqualificare il terreno di gioco, gli spogliatoi e gli spazi della struttura completata nel lontano 1923.
Con la squadra che è ancora un cantiere aperto, la dirigenza capitanata dal presidente Mauro Lanza deve risolvere la questione inerente lo stadio Paolo Poli in quanto secondo quanto previsto dall'art. 31del Regolamento della LND «i campi di giuoco devono essere rispondenti alle norme di sicurezza stabilite dalla legge e ottenere il visto rilasciato dalla Commissione Provinciale di vigilanza. Devono, inoltre, possedere le caratteristiche e i requisiti previsti dal "Regolamento Impianti Sportivi". Gli impianti di nuova costruzione devono essere dotati di un campo avente dimensioni non inferiori a mt. 105 x 65. In casi eccezionali, le misure dei campi possono essere ridotte fino a 100 mt. per la lunghezza e fino a 60 mt. per la larghezza».
L'impianto sportivo dovrà quindi rispettare tali parametri. In caso contrario saranno necessari i lavori per permettere alla ASD Sporting Fulgor Molfetta 1917 di giocare in casa le gara interne e non migrare verso stadi a norma nelle vicinanze. All'attenzione della Co.Vi.So.D. saranno messi anche gli spogliatoi, che sempre secondo il Regolamento della LND «debbono essere ubicati all'interno del recinto di giuoco e separati per ciascuna delle due squadre e per l'arbitro. Debbono essere, in ogni caso, decorosi, convenientemente attrezzati ed adeguatamente protetti».
Quanto alle recinzioni, «iI recinto di giuoco deve essere obbligatoriamente protetto da una rete metallica di altezza non inferiore a mt. 2,20 o da altro sistema idoneo. Tra le linee perimetrali del campo di giuoco ed il pubblico, od ostacolo fisso (muri, pali, reti, fossati, alberi, ecc.) deve risultare una distanza minima di mt. 1,50 (campo per destinazione)». Tali disposizioni sono utili per disputare anche il Campionato Nazionale Juniores.
Inoltre - secondo fonti vicine la società - la dirigenza molfettese ha portato il tutto all'attenzione del sindaco Tommaso Minervini che sembra essersi reso disponibile nel caso in cui fossero necessari lavori utili a riqualificare il terreno di gioco, gli spogliatoi e gli spazi della struttura completata nel lontano 1923.