Proseguono i lavori di riqualificazione al Pulo di Molfetta
Nella mattinata sopralluogo alla presenza dei tecnici
Molfetta - venerdì 10 gennaio 2020
12.29
Questa mattina si è tenuto un sopralluogo al Pulo di Molfetta per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per il recupero del bellissimo anfiteatro naturale costituito dalla dolina carsica che, dopo anni di abbandono e degrado, tornerà prossimamente a vedere la luce. Giro di perlustrazione alla presenza dei tecnici, dunque, per immergersi in quel verde che appena un anno fa versava in condizioni pessime, con rifiuti e trascuratezza dilagante.
Presenti, per toccare con mano l'andamento delle operazioni, il Sindaco Tommaso Minervini, il Vicensindaco e Assessore alla Cultura e al Turismo Sara Allegretta, l'Assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo e l'Ingegner Enzo Balducci. Dopo tanto tempo è stato possibile percorrere sentieri del Pulo che in precedenza erano inaccessibili perché ostruiti dalla natura che tende a prendere il controllo di qualsiasi paesaggio non sottoposto a manutenzione.
A illustrare gli interventi in atto è stato Roberto Greco, vicepresidente di For.Rest.Med, spin-off dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" che ha ricevuto l'incarico dal Comune per questo primo step di attività: «Per ora ci stiamo concentrando sulla messa in sicurezza e sulla viabilità del Pulo. Questi lavori rientrano in un progetto più ampio di riqualificazione e di restauro dell'area per renderla nuovamente fruibile. Il primo passaggio era legato all'esigenza di consentire l'accesso all'interno della zona per avviare le successive fasi di gestione. Erano presenti diverse criticità, dai rovi che erano cresciuti a dismisura, alberi spezzati che incombevano sulla viabilità con il pericolo di caduta di rami anche per gli stessi operatori».
L'attività è stata avviata materialmente nei primi giorni di gennaio: «Questa fase operativa è iniziata il 2 gennaio e abbiamo previsto ancora 60 giorni per completare questa prima fase. L'obiettivo è quello di ripristinare sia la viabilità principale, che sarà destinate alle visite turistiche, sia quella secondaria per i servizi che saranno fruibili solo dagli operatori. Le operazioni saranno monitorate, tra gli altri, da due archeologi perché alcuni interventi vengono effettuati anche a ridosso di muretti a secco e strutture che hanno valenza archeologica, per questo ci affidiamo anche a loro per ripristinare tutto l'ambiente al suo stato iniziale». Per l'apertura al pubblico sarà necessario ancora del tempo, ma i lavori per questo scrigno della città proseguono e questo è già un grande segnale.
Presenti, per toccare con mano l'andamento delle operazioni, il Sindaco Tommaso Minervini, il Vicensindaco e Assessore alla Cultura e al Turismo Sara Allegretta, l'Assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo e l'Ingegner Enzo Balducci. Dopo tanto tempo è stato possibile percorrere sentieri del Pulo che in precedenza erano inaccessibili perché ostruiti dalla natura che tende a prendere il controllo di qualsiasi paesaggio non sottoposto a manutenzione.
A illustrare gli interventi in atto è stato Roberto Greco, vicepresidente di For.Rest.Med, spin-off dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" che ha ricevuto l'incarico dal Comune per questo primo step di attività: «Per ora ci stiamo concentrando sulla messa in sicurezza e sulla viabilità del Pulo. Questi lavori rientrano in un progetto più ampio di riqualificazione e di restauro dell'area per renderla nuovamente fruibile. Il primo passaggio era legato all'esigenza di consentire l'accesso all'interno della zona per avviare le successive fasi di gestione. Erano presenti diverse criticità, dai rovi che erano cresciuti a dismisura, alberi spezzati che incombevano sulla viabilità con il pericolo di caduta di rami anche per gli stessi operatori».
L'attività è stata avviata materialmente nei primi giorni di gennaio: «Questa fase operativa è iniziata il 2 gennaio e abbiamo previsto ancora 60 giorni per completare questa prima fase. L'obiettivo è quello di ripristinare sia la viabilità principale, che sarà destinate alle visite turistiche, sia quella secondaria per i servizi che saranno fruibili solo dagli operatori. Le operazioni saranno monitorate, tra gli altri, da due archeologi perché alcuni interventi vengono effettuati anche a ridosso di muretti a secco e strutture che hanno valenza archeologica, per questo ci affidiamo anche a loro per ripristinare tutto l'ambiente al suo stato iniziale». Per l'apertura al pubblico sarà necessario ancora del tempo, ma i lavori per questo scrigno della città proseguono e questo è già un grande segnale.