
Politica
Lanza: «Servizi pubblici a Molfetta, è questo il livello che vogliamo continuare a tollerare?»
Il consigliere di opposizione denuncia una lunga serie di disservizi, dalla gestione della pulizia urbana agli impianti
Molfetta - giovedì 7 agosto 2025
16.59
Il consigliere di opposizione Girolamo Lanza interviene con una nota duramente critica sulla gestione dei servizi pubblici a Molfetta, in concomitanza con l'apertura dei bandi per il rinnovo dei Consigli di Amministrazione delle società partecipate comunali. Secondo Lanza, si tratta di un momento cruciale, che «dovrebbe rappresentare un'occasione concreta per segnare un netto cambio di passo rispetto alla gestione finora adottata».
Ma il dubbio, afferma, è più che legittimo: «C'è il rischio che tutto si risolva nell'ennesima riconferma di volti noti, secondo logiche di appartenenza politica che nulla hanno a che fare con l'efficienza e la qualità del servizio pubblico». Lanza sottolinea che «il giudizio non nasce da polemiche politiche, ma da fatti concreti e visibili a chiunque viva la città», e passa in rassegna alcune delle principali criticità che oggi minano la qualità della vita urbana.
Non meno grave, a suo avviso, è la situazione legata ad alcuni servizi pubblici elementari che risultano spesso inefficienti o mal gestiti: «Servizi minimi, che dovrebbero funzionare in modo regolare e senza creare disagio alla cittadinanza, finiscono invece per generare frustrazione e senso di abbandono». Lanza evidenzia inoltre episodi recenti che testimoniano la mancanza di tempestività e controllo da parte dell'amministrazione nei confronti delle proprie aziende partecipate: «Si arriva sempre troppo tardi, quando i disservizi sono già evidenti e le proteste dei cittadini si sono accumulate. Questo è il segno di una gestione debole e poco attenta».
Il consigliere pone l'accento anche sulle condizioni dei marciapiedi e delle strade, segnalando buche e dissesti diffusi: «Non si tratta solo di decoro urbano, ma di sicurezza. Non è tollerabile che anziani o bambini rischino incidenti per la mancanza di una manutenzione ordinaria, che dovrebbe essere garantita e costante». Uno dei nodi più critici, però, riguarda la pulizia urbana e l'igiene pubblica. Pur riconoscendo il lavoro serio degli operatori delle aziende addette, Lanza denuncia «una gestione disorganizzata e inefficace del servizio». A suo dire, «non bastano comunicati e post social per pubblicizzare la pulizia ordinaria di alcune zone del centro. In troppe aree della città – soprattutto in periferia e nelle contrade dell'agro – la situazione è insostenibile: cestini pieni da giorni, rifiuti accanto a scuole e spazi pubblici, nessuna azione strutturata e continua».
Per il consigliere, il problema non è la mancanza di mezzi o personale, ma la carenza di visione e capacità gestionale: «Servono competenze vere, non premi fedeltà». Lanza conclude il suo intervento con un appello chiaro: «Molfetta ha bisogno di un modello di servizio pubblico che metta al centro l'interesse collettivo, non equilibri di potere. È indispensabile — oggi più che mai — che ai vertici delle municipalizzate vengano nominati tecnici esperti del settore, con competenze specifiche e visione strategica. Non servono figure politiche chiamate a rendere conto ai propri gruppi di riferimento, ma professionisti in grado di garantire risultati, efficienza e trasparenza. È tempo di scelte coraggiose e competenti. La città non può più permettersi di tollerare inefficienze sistemiche. La domanda è semplice: vogliamo davvero continuare così?».
Ma il dubbio, afferma, è più che legittimo: «C'è il rischio che tutto si risolva nell'ennesima riconferma di volti noti, secondo logiche di appartenenza politica che nulla hanno a che fare con l'efficienza e la qualità del servizio pubblico». Lanza sottolinea che «il giudizio non nasce da polemiche politiche, ma da fatti concreti e visibili a chiunque viva la città», e passa in rassegna alcune delle principali criticità che oggi minano la qualità della vita urbana.
Non meno grave, a suo avviso, è la situazione legata ad alcuni servizi pubblici elementari che risultano spesso inefficienti o mal gestiti: «Servizi minimi, che dovrebbero funzionare in modo regolare e senza creare disagio alla cittadinanza, finiscono invece per generare frustrazione e senso di abbandono». Lanza evidenzia inoltre episodi recenti che testimoniano la mancanza di tempestività e controllo da parte dell'amministrazione nei confronti delle proprie aziende partecipate: «Si arriva sempre troppo tardi, quando i disservizi sono già evidenti e le proteste dei cittadini si sono accumulate. Questo è il segno di una gestione debole e poco attenta».
Il consigliere pone l'accento anche sulle condizioni dei marciapiedi e delle strade, segnalando buche e dissesti diffusi: «Non si tratta solo di decoro urbano, ma di sicurezza. Non è tollerabile che anziani o bambini rischino incidenti per la mancanza di una manutenzione ordinaria, che dovrebbe essere garantita e costante». Uno dei nodi più critici, però, riguarda la pulizia urbana e l'igiene pubblica. Pur riconoscendo il lavoro serio degli operatori delle aziende addette, Lanza denuncia «una gestione disorganizzata e inefficace del servizio». A suo dire, «non bastano comunicati e post social per pubblicizzare la pulizia ordinaria di alcune zone del centro. In troppe aree della città – soprattutto in periferia e nelle contrade dell'agro – la situazione è insostenibile: cestini pieni da giorni, rifiuti accanto a scuole e spazi pubblici, nessuna azione strutturata e continua».
Per il consigliere, il problema non è la mancanza di mezzi o personale, ma la carenza di visione e capacità gestionale: «Servono competenze vere, non premi fedeltà». Lanza conclude il suo intervento con un appello chiaro: «Molfetta ha bisogno di un modello di servizio pubblico che metta al centro l'interesse collettivo, non equilibri di potere. È indispensabile — oggi più che mai — che ai vertici delle municipalizzate vengano nominati tecnici esperti del settore, con competenze specifiche e visione strategica. Non servono figure politiche chiamate a rendere conto ai propri gruppi di riferimento, ma professionisti in grado di garantire risultati, efficienza e trasparenza. È tempo di scelte coraggiose e competenti. La città non può più permettersi di tollerare inefficienze sistemiche. La domanda è semplice: vogliamo davvero continuare così?».