Giacinto De Palma raggiunge la quota di 200 donazioni di sangue a Molfetta
Propone all’amministrazione di intitolare una strada ai “Donatori di sangue”
Molfetta - sabato 5 febbraio 2022
9.04
Ci sono tanti modi per essere di aiuto agli altri, di essere volontari. Giacinto De Palma (55 anni) da 35 anni ha deciso di essere un donatore di sangue, raggiungendo le 200 donazioni.
Iscritto dal 1985 all'Avis "Nicola Campo" di Molfetta (oggi presieduto da Giacomo Giancaspro), proprio su sollecitazione dello stesso fondatore, per Gino questo gesto è diventato un appuntamento fisso della sua vita. Un appuntamento che nei giorni scorsi, come dicevamo prima, lo ha portato a raggiungere il traguardo delle 200 donazioni.
Un traguardo non facile da raggiungere, un traguardo riservato a quanti credono nella donazione di sangue e lo fanno in maniera assidua e costante. «Di emergenza sangue si sente parlare soprattutto in estate- ci dice Giacinto De Palma- ma in realtà questa emergenza c'è in tutto l'anno, me ne sono reso conto frequentando il Centro trasfusionale dell'Ospedale di Molfetta con cui l'Avis collabora».
Inoltre, Giacinto ci dice: «ogni mese dono plasma, questo gesto mi fa stare bene, perché so che farò stare bene anche altre persone. Donare sangue è un po' come donare una parte di me. Ma non solo io ma tutti i donatori lo fanno per spirito di altruismo».
E per questo loro servizio reso alla comunità in maniera silenziosa, altruistica e al servizio degli altri che Giacinto De Palma ha protocollato una richiesta intitolazione di una strada ai "Donatori di sangue", scrive nella richiesta: "Donare sangue è innanzitutto un dovere civico, la disponibilità di sangue è infatti un patrimonio collettivo a cui ognuno di noi può attingere in caso di necessità e in ogni momento".
E poi si legge ancora: "Le donazioni di sangue salvano la vita di 630mila persone all'anno solo in Italia, in media circa uno al minuto.
Le trasfusioni di sangue sono indispensabili nel trattamento di molte patologie. (…)
Donare il plasma, la parte liquida del sangue, serve poi a produrre medicinali salvavita, i cosiddetti plasma derivati come l'albumina o le immunoglobuline, utilizzati per diverse terapie, da quelle per le malattie del fegato fino ai trattamenti antitetano".
Conclude la sua proposta: "Il sangue è una risorsa fondamentale e non esiste al momento un'alternativa che possa sostituirlo. In questo contesto il gesto del donatore di Sangue è un gesto di elevato altruismo".
In attesa che Molfetta abbia una via, una piazza dedicata ai "Donatori di sangue", Giacinto De Palma sta già pensando al suo prossimo obiettivo le 300 donazioni.
Iscritto dal 1985 all'Avis "Nicola Campo" di Molfetta (oggi presieduto da Giacomo Giancaspro), proprio su sollecitazione dello stesso fondatore, per Gino questo gesto è diventato un appuntamento fisso della sua vita. Un appuntamento che nei giorni scorsi, come dicevamo prima, lo ha portato a raggiungere il traguardo delle 200 donazioni.
Un traguardo non facile da raggiungere, un traguardo riservato a quanti credono nella donazione di sangue e lo fanno in maniera assidua e costante. «Di emergenza sangue si sente parlare soprattutto in estate- ci dice Giacinto De Palma- ma in realtà questa emergenza c'è in tutto l'anno, me ne sono reso conto frequentando il Centro trasfusionale dell'Ospedale di Molfetta con cui l'Avis collabora».
Inoltre, Giacinto ci dice: «ogni mese dono plasma, questo gesto mi fa stare bene, perché so che farò stare bene anche altre persone. Donare sangue è un po' come donare una parte di me. Ma non solo io ma tutti i donatori lo fanno per spirito di altruismo».
E per questo loro servizio reso alla comunità in maniera silenziosa, altruistica e al servizio degli altri che Giacinto De Palma ha protocollato una richiesta intitolazione di una strada ai "Donatori di sangue", scrive nella richiesta: "Donare sangue è innanzitutto un dovere civico, la disponibilità di sangue è infatti un patrimonio collettivo a cui ognuno di noi può attingere in caso di necessità e in ogni momento".
E poi si legge ancora: "Le donazioni di sangue salvano la vita di 630mila persone all'anno solo in Italia, in media circa uno al minuto.
Le trasfusioni di sangue sono indispensabili nel trattamento di molte patologie. (…)
Donare il plasma, la parte liquida del sangue, serve poi a produrre medicinali salvavita, i cosiddetti plasma derivati come l'albumina o le immunoglobuline, utilizzati per diverse terapie, da quelle per le malattie del fegato fino ai trattamenti antitetano".
Conclude la sua proposta: "Il sangue è una risorsa fondamentale e non esiste al momento un'alternativa che possa sostituirlo. In questo contesto il gesto del donatore di Sangue è un gesto di elevato altruismo".
In attesa che Molfetta abbia una via, una piazza dedicata ai "Donatori di sangue", Giacinto De Palma sta già pensando al suo prossimo obiettivo le 300 donazioni.