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Cronaca
Estorce piccole somme di denaro, torna in carcere un 49enne
L'uomo è stato fermato dai Carabinieri: avrebbe estorto 30 euro ad un 68enne. Il gip di Trani ha disposto la misura cautelare
Molfetta - martedì 17 dicembre 2024
9.39
Un'amara vicenda che si è potuta concludere soltanto con le manette. I Carabinieri, a Molfetta, hanno fermato un 49enne del posto, Alessandro Facchini, solo da pochi mesi tornato in libertà dopo una lunga detenzione, accusato di estorsione continuata e di tentata estorsione ai danni di un 68enne, anche lui molfettese.
Vittima di minacce da parte del pregiudicato, «che da giorni gli chiedeva continuamente dei soldi»: il 7 dicembre scorso, in piena notte, «con minaccia consistita nel dirgli che gli avrebbe dato mazzate, costringeva» l'uomo «a consegnargli 30 euro». Non solo: il 9 dicembre, sempre di notte, il 49enne, «si recava nuovamente presso la sua abitazione e, dopo averlo costretto ad aprirgli la porta dicendo "apri il portone o lo butto a terra"» l'avrebbe costretto a «consegnargli altro denaro».
Un intento «non riuscito per cause indipendenti dalla sua volontà e segnatamente per l'intervento di altre persone che poi consentivano alla vittima di contattare i carabinieri». I militari della locale Stazione, infatti, arrivati sul posto, in via San Giorgio, dopo l'allarme al 112, lo hanno bloccato mentre tentava di allontanarsi nei vicoli adiacenti, condotto in caserma e, dopo aver ascoltato il 68enne e alcuni testimoni delle presunte sevizie, l'hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Lucia Anna Altamura, pur non convalidando il fermo, ha disposto per il 49enne, assistito dall'avvocato Michele Salvemini, l'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Per l'uomo, dunque, si sono di nuovo aperte le porte del penitenziario di Trani.
Vittima di minacce da parte del pregiudicato, «che da giorni gli chiedeva continuamente dei soldi»: il 7 dicembre scorso, in piena notte, «con minaccia consistita nel dirgli che gli avrebbe dato mazzate, costringeva» l'uomo «a consegnargli 30 euro». Non solo: il 9 dicembre, sempre di notte, il 49enne, «si recava nuovamente presso la sua abitazione e, dopo averlo costretto ad aprirgli la porta dicendo "apri il portone o lo butto a terra"» l'avrebbe costretto a «consegnargli altro denaro».
Un intento «non riuscito per cause indipendenti dalla sua volontà e segnatamente per l'intervento di altre persone che poi consentivano alla vittima di contattare i carabinieri». I militari della locale Stazione, infatti, arrivati sul posto, in via San Giorgio, dopo l'allarme al 112, lo hanno bloccato mentre tentava di allontanarsi nei vicoli adiacenti, condotto in caserma e, dopo aver ascoltato il 68enne e alcuni testimoni delle presunte sevizie, l'hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Lucia Anna Altamura, pur non convalidando il fermo, ha disposto per il 49enne, assistito dall'avvocato Michele Salvemini, l'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Per l'uomo, dunque, si sono di nuovo aperte le porte del penitenziario di Trani.