
«Consiglio Comunale telematico un momento storico per Molfetta»
Il commento del consigliere Pasquale Mancini
Molfetta - sabato 21 marzo 2020
16.30
Nella giornata di ieri vi abbiamo raccontato il primo Consiglio Comunale della storia di Molfetta svolto in modalità telematica: vista la situazione di emergenza sanitaria legata al Coronavirus, la massima assise cittadina si è "radunata" solo in videoconferenza: ogni membro del consiglio è stato collegato da remoto per evitare assembramenti all'interno dell'aula Carnicella di Palazzo Giovene.
Il 20 marzo 2020 sarà una giornata comunque da ricordare in questo senso, perché Molfetta è stata la prima città del Sud Italia a sperimentare questo modus operandi innovativo ma, dopotutto, al passo con i tempi. Il consigliere comunale Pasquale Mancini, Capogruppo di Nuove Officine delle Idee (il gruppo di maggioranza relativa che conta 12 consiglieri) ha commentato questo inedito consiglio in streaming: «Nella prima parte del mio intervento ho ritenuto doveroso rinnovare il grande grazie da parte del gruppo consiliare NOI ai lavoratori della Sanità, delle Forze dell'Ordine, della Polizia Locale, dei servizi essenziali, dello straordinario volontariato, con una particolare menzione per la Coldiretti, protagonista di un importante intervento di sanificazione delle strade cittadine, e per il lavoro incessante dei Medici di Base che era invece era stato messo in discussione durante un intervento precedente».
«I consiglieri sono stati pronti e disponibili a portare avanti il proprio ruolo istituzionale, ma in un momento particolare come questo - prosegue Mancini - a chi governa il Paese come la Città è richiesto uno sforzo ulteriore. Da un lato, è vero, dobbiamo essere concentrati su una emergenza subdola e senza contorni, ma dall'altro le progettualità, le attività, gli studi sul futuro della città devono andare avanti: non possiamo privare di questo tempo la storia della nostra Comunità».
«Questa condizione inedita deve farci capire l'importanza di puntare costantemente sulla sanità (non abbassando mai, in tempi di pace così come in tempi di guerra come questi, la guardia sulle necessità di potenziamento dei servizi sanitari sul territorio), di prestare maggiore attenzione alle famiglie (che necessitano oggi di un supporto psicologico nuovo e di assistenza in questa quotidianità diversa) ma soprattutto non dobbiamo mai distrarci dalle politiche di sostegno alla povertà. Oggi i poveri sono ancora più poveri - conclude il consigliere - e non possono acquistare guanti, mascherine, sono più esposti al contagio, spesso vivono per strada e hanno bisogno di noi».
Il 20 marzo 2020 sarà una giornata comunque da ricordare in questo senso, perché Molfetta è stata la prima città del Sud Italia a sperimentare questo modus operandi innovativo ma, dopotutto, al passo con i tempi. Il consigliere comunale Pasquale Mancini, Capogruppo di Nuove Officine delle Idee (il gruppo di maggioranza relativa che conta 12 consiglieri) ha commentato questo inedito consiglio in streaming: «Nella prima parte del mio intervento ho ritenuto doveroso rinnovare il grande grazie da parte del gruppo consiliare NOI ai lavoratori della Sanità, delle Forze dell'Ordine, della Polizia Locale, dei servizi essenziali, dello straordinario volontariato, con una particolare menzione per la Coldiretti, protagonista di un importante intervento di sanificazione delle strade cittadine, e per il lavoro incessante dei Medici di Base che era invece era stato messo in discussione durante un intervento precedente».
«I consiglieri sono stati pronti e disponibili a portare avanti il proprio ruolo istituzionale, ma in un momento particolare come questo - prosegue Mancini - a chi governa il Paese come la Città è richiesto uno sforzo ulteriore. Da un lato, è vero, dobbiamo essere concentrati su una emergenza subdola e senza contorni, ma dall'altro le progettualità, le attività, gli studi sul futuro della città devono andare avanti: non possiamo privare di questo tempo la storia della nostra Comunità».
«Questa condizione inedita deve farci capire l'importanza di puntare costantemente sulla sanità (non abbassando mai, in tempi di pace così come in tempi di guerra come questi, la guardia sulle necessità di potenziamento dei servizi sanitari sul territorio), di prestare maggiore attenzione alle famiglie (che necessitano oggi di un supporto psicologico nuovo e di assistenza in questa quotidianità diversa) ma soprattutto non dobbiamo mai distrarci dalle politiche di sostegno alla povertà. Oggi i poveri sono ancora più poveri - conclude il consigliere - e non possono acquistare guanti, mascherine, sono più esposti al contagio, spesso vivono per strada e hanno bisogno di noi».