fabbrica di san domenico
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Carmela Candido. Oltre La Tela. Da Figurinista ad Artista

La mostra da Venerdì 1 Dicembre 2017 alle ore 17:30 nella Fabbrica di San Domenico

E' una Mostra personale iconografico - documentaria che riguarda un'Artista della Moda

Interverranno:
- Chiara Manchisi, già Funzionario della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata
- Gianluca de Pinto, storico dell' Arte - Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia - Bari
Modera:
- Rosa Capozzi, Consiglio Nazionale delle Ricerche

La presentazione, che si terrà nella sala Finocchiaro, sarà arricchita dai saluti di Tommaso Minervini, Sindaco di Molfetta, della dott.sa Maria Carolina Nardella, Soprintendente della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Puglia e la Basilicata e della dott.ssa Rosaria Fontana, Responsabile della Biblioteca comunale di Molfetta.


La moda è stata e continua ad essere sicuramente uno degli elementi significativi dell'identità dell'Italia contemporanea, simbolo nel mondo di creatività, eleganza, stile e superba capacità industriale. Essa è in grado di fornire chiavi di lettura e punti di vista privilegiati per osservare la nostra realtà nazionale, è infatti un linguaggio attrattore di attese, contrasti, ricerche, formazione ma anche riflesso diretto di vicende storiche, politiche, sociali, culturali e di costume del nostro Paese.
Il sistema moda italiano va inteso come insieme coordinato e coeso delle diverse componenti che concorrono a fare della moda uno dei settori più importanti dell'economia italiana.
La produzione industriale e sartoriale, la distribuzione commerciale, la formazione dei nuovi talenti creativi e delle nuove leve imprenditoriali e manageriali, gli strumenti di diffusione della moda e il suo lessico sono i temi che vengono esplorati, valorizzando gli archivi storici della moda.

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L'Archivio Candido e la sua valorizzazione

Rappresentando la moda un settore di grande valenza artistica e di consistente rilevanza economica, portare alla luce e valorizzare le fonti che documentano la sua storia, come nel caso dell'Archivio Candido, è un'operazione di valore culturale e di valenza civile ed economica. Civile, perché la moda ha dato un rilevante contributo alla formazione dell'identità nazionale. Economica, perché gli archivi – oltre ad essere una inesauribile fonte di ispirazione della creatività – conservano la memoria storica della moda italiana, un patrimonio unico e inimitabile, una miniera di idee a cui attingere per mantenere costantemente vivi quei valori di esclusività e autenticità che sono stati la chiave del successo del Made in Italy.

L'Archivio è in una parola il cuore per chi lavora nel mondo della moda, che sia un'impresa oppure no. È costituito infatti da quei documenti e oggetti che bisogna conservare gelosamente allo scopo di progettare, realizzare e commercializzare i prodotti che sono il motivo del suo esistere. Molti sono i vantaggi nell'avere un archivio: migliora l'immagine personale e quando c'è anche dell'impresa, in termini commerciali e per la reputazione nel territorio, sostanzia l'utilità sociale di questa attività. Tra due aziende che producono gli stessi prodotti e che operano sugli stessi mercati, la probabilità di successo è più alta per quell'impresa o quella persona che investe nella conservazione della memoria, alla ricerca di una continuità innovativa con il proprio passato; di qui la necessità di costituire e mantenere attivo un proprio archivio. Nel caso dell'archivio Candido ci ha pensato la Soprintendenza archivistica a capirne l'importanza e a valorizzarlo.

Gli Archivi di moda, con tutta la complessa ed eterogenea quantità di materiali e documenti conservati, sono sempre più uno strumento strategico per i marchi che hanno la fortuna di aver conservato il proprio "passato" e rappresentano per le aziende un elemento chiave, un serbatoio di esperienza e di storie, di immagini, di know how e di valori a cui attingere a diversi livelli di fruizione (creatività, comunicazione, marketing) e su più piani semantici per creare una Brand Identity forte e differenziante: hanno quindi una loro diversa specificità rispetto alle collezioni istituzionali e museali o agli archivi documentali.

La dottoressa Manchisi, già funzionario della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata, che ha studiato, schedato e inventariato questo Archivio Candido, per farlo conoscere e per renderlo strumento interessante di definizione e valorizzazione della brand identity di questa "ricercatrice e sperimentatrice di nuove tecniche", come ama definirsi Carmela Candido, e per la valorizzazione del settore moda, ha pensato alla realizzazione di una mostra che metta in luce e valorizzi l'attività di quasi sessant'anni di attività di questa figurinista e artista molfettese.

I documenti d'archivio presenti in mostra svelano con sorprendente efficacia le specificità del sistema moda italiano e il loro radicamento nella cultura e nella storia del nostro paese. L'Archivio Candido è un archivio privato di interesse culturale, come dichiarato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia e della Basilicata, che racconta la moda coniugata all'arte pittorica. E' da considerarsi un archivio vivo perché l'artista continua la sua attività e le sue creazioni. Questo archivio privato, tra passato e attualità, è stato studiato con attenzione, guardando abiti, stoffe dipinte dalla Candido, bozzetti, disegni, tele, libri, riviste, locandine, matrici. Con la consapevolezza di avere davanti il lavoro di tutta una vita.

La mostra si dipana come un lungo e affascinante percorso nella vita e nell'attività di Carmela Candido che ha ancora un entusiasmo, una voglia di lavorare e una purezza di spirito che sono disarmanti.

Una donna vulcanica e creativa, sorridente e meravigliata di tutto questo interesse per i prodotti del suo lavoro artistico, artigianale e creativo.

Un'artista che guarda ad un futuro ancora ricco di attività, che guarda lontano a nuove prospettive, avendo raggiunto dei traguardi importanti per la tecnica utilizzata, che le permetteranno di aprirsi ad orizzonti originali e nuovi, lungo un percorso sperimentale consolidato, dove non si pensa all'aspetto economico ma a realizzare un prodotto artigianale, artistico e originale.

Carmela Candido porta l'Arte in passerella, dipingendo i tessuti in modo creativo e con la sensibilità di una donna meridionale, con un linguaggio della moda, del costume e dell'arte che costituisce un importante mezzo di comunicazione della propria storia e del nostro territorio.
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