A Molfetta celebrati oggi i primi funerali dopo il lockdown del 9 marzo
Fino a ieri solo benedizione della salma al cimitero
Molfetta - giovedì 7 maggio 2020
13.49
Come autorizzato dal Vescovo Domenico Cornacchia, quest'oggi giovedì 7 maggio 2020, a Molfetta è stato possibile celebrare i funerali, sospesi da inizio lockdawn.
Le esequie si sono svolte già nella mattinata sia nella Cattedrale sia nella Chiesa di San Giuseppe mentre l'ultima volta, domenica 8 marzo 2020, era toccato alla Chiesa del Purgatorio ospitare il feretro per l'ultimo saluto con una Messa.
"L'Agenzia funebre contatterà tempestivamente il parroco di competenza per fissare l'orario delle Esequie e comunicherà obbligatoriamente alla famiglia del defunto che potranno partecipare alla celebrazione di suffragio non oltre 15 persone; la sosta del feretro in Chiesa sia consentita per il tempo necessario allo svolgimento della celebrazione", sono le disposizioni della Chiesa Locale.
"Dopo l'ingresso del feretro in Chiesa, i congiunti del defunto, indossate le mascherine, entreranno uno alla volta e andranno ad occupare i posti debitamente contrassegnati per garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Va da sé che chi ha una temperatura corporea superiore ai 37,5°C o presenta altri sintomi influenzali o ha avuto contatti con persone positive a SARS-COV-2, nei giorni precedenti, deve rimanere a casa", sono invece i comportamenti imposti ai parenti, gli unici autorizzati a partecipare al rito.
"In continuità con le disposizioni emanate il 5 marzo u.s., le acquasantiere restino vuote, il gesto dello scambio di pace sia omesso, le condoglianze siano evitate; la preparazione dei vasi sacri e delle particole per la comunione dei fedeli, raccolte in una pisside distinta rispetto alla patena che contiene l'ostia del celebrante, sia fatta con i guanti monouso; la particola grande, tenuta in mano dal celebrante, sarà interamente da lui consumata;
nel momento della distribuzione della Santa Comunione sia il celebrante a recarsi ai posti, dove i fedeli sono disposti nel rispetto della distanza sanitaria. Il sacerdote indossi la mascherina, avendo cura di coprirsi adeguatamente naso e bocca, e mantenga a sua volta un'adeguata distanza di sicurezza. La distribuzione dell'Eucarestia avvenga dopo che il celebrante abbia curato l'igiene delle proprie mani; lo stesso abbia cura di offrire l'ostia porgendola sulle mani dei fedeli, senza venire a contatto fisico con esse;
la celebrazione potrà svolgersi anche al mattino, in un tempo contenuto. Si eviti, pertanto, qualsiasi altro intervento al momento dell'ultima raccomandazione e del commiato;
per quanto concerne la sanificazione, la Chiesa sia igienizzata regolarmente, mediante la pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica. Al termine di ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell'aria", sono le ulteriori prescrizioni imposte dal Vescovo di Molfetta.
"Prima della tumulazione, il Rettore della Chiesa del Cimitero si rechi presso il luogo dove è disposto il feretro per pronunciare la preghiera e fare l'aspersione": fino a ieri solo ciò era consentito fare alla presenza dei soli parenti prossimi e nel pieno rispetto delle ormai note misure di sicurezza.
Le esequie si sono svolte già nella mattinata sia nella Cattedrale sia nella Chiesa di San Giuseppe mentre l'ultima volta, domenica 8 marzo 2020, era toccato alla Chiesa del Purgatorio ospitare il feretro per l'ultimo saluto con una Messa.
"L'Agenzia funebre contatterà tempestivamente il parroco di competenza per fissare l'orario delle Esequie e comunicherà obbligatoriamente alla famiglia del defunto che potranno partecipare alla celebrazione di suffragio non oltre 15 persone; la sosta del feretro in Chiesa sia consentita per il tempo necessario allo svolgimento della celebrazione", sono le disposizioni della Chiesa Locale.
"Dopo l'ingresso del feretro in Chiesa, i congiunti del defunto, indossate le mascherine, entreranno uno alla volta e andranno ad occupare i posti debitamente contrassegnati per garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Va da sé che chi ha una temperatura corporea superiore ai 37,5°C o presenta altri sintomi influenzali o ha avuto contatti con persone positive a SARS-COV-2, nei giorni precedenti, deve rimanere a casa", sono invece i comportamenti imposti ai parenti, gli unici autorizzati a partecipare al rito.
"In continuità con le disposizioni emanate il 5 marzo u.s., le acquasantiere restino vuote, il gesto dello scambio di pace sia omesso, le condoglianze siano evitate; la preparazione dei vasi sacri e delle particole per la comunione dei fedeli, raccolte in una pisside distinta rispetto alla patena che contiene l'ostia del celebrante, sia fatta con i guanti monouso; la particola grande, tenuta in mano dal celebrante, sarà interamente da lui consumata;
nel momento della distribuzione della Santa Comunione sia il celebrante a recarsi ai posti, dove i fedeli sono disposti nel rispetto della distanza sanitaria. Il sacerdote indossi la mascherina, avendo cura di coprirsi adeguatamente naso e bocca, e mantenga a sua volta un'adeguata distanza di sicurezza. La distribuzione dell'Eucarestia avvenga dopo che il celebrante abbia curato l'igiene delle proprie mani; lo stesso abbia cura di offrire l'ostia porgendola sulle mani dei fedeli, senza venire a contatto fisico con esse;
la celebrazione potrà svolgersi anche al mattino, in un tempo contenuto. Si eviti, pertanto, qualsiasi altro intervento al momento dell'ultima raccomandazione e del commiato;
per quanto concerne la sanificazione, la Chiesa sia igienizzata regolarmente, mediante la pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica. Al termine di ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell'aria", sono le ulteriori prescrizioni imposte dal Vescovo di Molfetta.
"Prima della tumulazione, il Rettore della Chiesa del Cimitero si rechi presso il luogo dove è disposto il feretro per pronunciare la preghiera e fare l'aspersione": fino a ieri solo ciò era consentito fare alla presenza dei soli parenti prossimi e nel pieno rispetto delle ormai note misure di sicurezza.