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Psicosi coronavirus anche in città? A Molfetta disertate le attività cinesi

Crollo nei grandi negozi. L'assessore Caputo esprime solidarietà

Sarebbe in corso anche a Molfetta la psicosi "coronavirus": nelle ultime ore sarebbe, infatti, crollato il volume d'affari di tante attività cinesi della città.
Deserti alcuni grandi negozi mentre sarebbero andate tutte vendute le mascherine all'interno di un grande centro di distribuzione nella zona industriale.

A intervenire è l'assessore del Comune di Molfetta Mariano Caputo che, attraverso un video, esprime solidarietà e vicinanza alla intera comunità cinese, a partire da quella residente a Molfetta.
Caputo formula anche un appello ai molfettesi, "affinché non ci facciamo prendere da psicosi inutili. Non possiamo prenderla con la comunità cinese, anche a Molfetta".

Ma Che cos'è un coronavirus?
La risposta arriva direttamente dal Ministero della Salute che ha pubblicato un vademecum
"I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS)".

Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale?
"Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus", si legge ancora sul Ministero della Salute.

Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus?
"Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte", è ancora scritto nel vademecum.

I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?
"Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario" mentre al momento per il nuovo coronavirus "non esiste un vaccino e per realizzarne uno i tempi possono essere anche relativamente lunghi" né "esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace".

"Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti", sono le raccomandazioni del Ministero della Salute.
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