
Tartarughe rinvenute decapitate, ci sono già dei sospettati?
L'indiscrezione è lanciata dalla versione online del quotidiano "La Stampa"
Molfetta - mercoledì 20 febbraio 2019
7.56
Il rinvenimento di almeno 5 carcasse di tartarughe della specie caretta caretta (a rischio estinzione e dunque protette dalla legge, ndr), decapitate sul litorale che da Bari passa per Molfetta e arriva a Trani è ormai fatto di cronaca nazionale.
Come già anticipato nelle scorse ore (clicca qui), a lanciare il grido d'allarme è stato Pasquale Salvemini e il WWF Puglia a cui ha fatto seguito anche la presa di posizione dell'assessore all'Ecologia della Regione Puglia, Gianni Stea. Adesso, però, trapela una indiscrezione: ci sarebbero dei soggetti sospettati di essere gli autori di questi gesti. A rivelarlo è l'edizione online del quotidiano "La Stampa".
«Da più parti mi è stato riferito che alcuni pescatori hanno affermato che, quando trovano questi esemplari, tagliano loro la testa. All'inzio ho pensato fosse uno scherzo. I fatti degli ultimi giorni, invece, dimostrano il contrario», ha raccontato al giornale Pasquale Salvemini che pure sottolinea come la maggioranza dei pescatori siano persone oneste che collaborano proprio per la salvaguardia delle specie, allertando il centro di recupero tartarughe marine di Molfetta appena rinvengono un esemplare.
Decisivo si sta rivelando anche il lavoro e l'attenzione della Guardia Costiera che, allertata, si è messa subito all'opera per individuare chi è stato in grado di compiere un gesto così barbaro.
Come già anticipato nelle scorse ore (clicca qui), a lanciare il grido d'allarme è stato Pasquale Salvemini e il WWF Puglia a cui ha fatto seguito anche la presa di posizione dell'assessore all'Ecologia della Regione Puglia, Gianni Stea. Adesso, però, trapela una indiscrezione: ci sarebbero dei soggetti sospettati di essere gli autori di questi gesti. A rivelarlo è l'edizione online del quotidiano "La Stampa".
«Da più parti mi è stato riferito che alcuni pescatori hanno affermato che, quando trovano questi esemplari, tagliano loro la testa. All'inzio ho pensato fosse uno scherzo. I fatti degli ultimi giorni, invece, dimostrano il contrario», ha raccontato al giornale Pasquale Salvemini che pure sottolinea come la maggioranza dei pescatori siano persone oneste che collaborano proprio per la salvaguardia delle specie, allertando il centro di recupero tartarughe marine di Molfetta appena rinvengono un esemplare.
Decisivo si sta rivelando anche il lavoro e l'attenzione della Guardia Costiera che, allertata, si è messa subito all'opera per individuare chi è stato in grado di compiere un gesto così barbaro.