Ordinanza della Capitaneria di Molfetta per i fornitori locali di combustibili per uso marittimo
La finalità è quella di garantire il monitoraggio delle emissioni in atmosfera di anidride solforosa
Molfetta - domenica 19 aprile 2020
La Capitaneria di porto di Molfetta, con il coordinamento regionale della Direzione Marittima di Bari, ha pubblicato una ordinanza riguardante "Disposizioni per i fornitori locali di combustibili per uso marittimo e per le navi che scalano il porto e la rada di Molfetta e che utilizzano metodi alternativi per la riduzione delle emissioni in atmosfera rispetto ai combustibili previsti dalla vigente normativa di settore".
La finalità dell'ordinanza è quella di garantire il monitoraggio delle emissioni in atmosfera di anidride solforosa, derivanti dall'impiego da parte delle navi mercantili di qualsiasi bandiera dei combustibili marini (che contengono una certa percentuale di zolfo), alla luce dei più stretti parametri entrati in vigore nel corrente anno, a sempre maggior tutela dell'ambiente. La corposa normativa internazionale, comunitaria e nazionale, citata nella premessa dell'ordinanza, prescrive infatti, al fine di prevenire l'inquinamento dell'aria, l'utilizzo di combustibili ad uso marittimo che rispettino determinate quantità limite in percentuale di tenore di zolfo. In particolare, era già previsto per le navi ferme all'ormeggio l'utilizzo di combustibili con contenuto di zolfo non superiore allo 0,10% in massa. La novità introdotta a partire dal corrente anno riguarda le unità in navigazione, per le quali il limite in contenuto di zolfo è stato ridotto dal 3,5% allo 0,50%.
Occorre tener presente, tuttavia, che gli armatori hanno la possibilità, in alternativa, di installare a bordo particolari sistemi di lavaggio dei gas di scarico, i cosiddetti "scrubbers", che consentono di emettere scarichi in atmosfera comunque conformi alla normativa vigente, anche con impiego di combustibili che presentano un contenuto di zolfo superiore ai limiti sopra indicati. L'ordinanza prevede appunto le procedure che le navi dotate di questi sistemi alternativi devono seguire, allo scopo di consentire il monitoraggio costante del loro corretto impiego e funzionamento, secondo gli standard imposti dalla legge.
In materia, il personale militare dipendente appositamente formato, che assume la qualifica di Port State Control Officer, svolge già controlli molto approfonditi a bordo delle navi mercantili che scalano il porto di Molfetta, tra cui la verifica dei documenti di bordo ed il campionamento del combustibile imbarcato, per le successive analisi da parte dell'Ufficio delle Dogane. In caso di mancato rispetto degli obblighi di legge, le sanzioni previste dal Testo unico dell'ambiente (decreto legislativo n.152/2006) sono molto elevate.
La finalità dell'ordinanza è quella di garantire il monitoraggio delle emissioni in atmosfera di anidride solforosa, derivanti dall'impiego da parte delle navi mercantili di qualsiasi bandiera dei combustibili marini (che contengono una certa percentuale di zolfo), alla luce dei più stretti parametri entrati in vigore nel corrente anno, a sempre maggior tutela dell'ambiente. La corposa normativa internazionale, comunitaria e nazionale, citata nella premessa dell'ordinanza, prescrive infatti, al fine di prevenire l'inquinamento dell'aria, l'utilizzo di combustibili ad uso marittimo che rispettino determinate quantità limite in percentuale di tenore di zolfo. In particolare, era già previsto per le navi ferme all'ormeggio l'utilizzo di combustibili con contenuto di zolfo non superiore allo 0,10% in massa. La novità introdotta a partire dal corrente anno riguarda le unità in navigazione, per le quali il limite in contenuto di zolfo è stato ridotto dal 3,5% allo 0,50%.
Occorre tener presente, tuttavia, che gli armatori hanno la possibilità, in alternativa, di installare a bordo particolari sistemi di lavaggio dei gas di scarico, i cosiddetti "scrubbers", che consentono di emettere scarichi in atmosfera comunque conformi alla normativa vigente, anche con impiego di combustibili che presentano un contenuto di zolfo superiore ai limiti sopra indicati. L'ordinanza prevede appunto le procedure che le navi dotate di questi sistemi alternativi devono seguire, allo scopo di consentire il monitoraggio costante del loro corretto impiego e funzionamento, secondo gli standard imposti dalla legge.
In materia, il personale militare dipendente appositamente formato, che assume la qualifica di Port State Control Officer, svolge già controlli molto approfonditi a bordo delle navi mercantili che scalano il porto di Molfetta, tra cui la verifica dei documenti di bordo ed il campionamento del combustibile imbarcato, per le successive analisi da parte dell'Ufficio delle Dogane. In caso di mancato rispetto degli obblighi di legge, le sanzioni previste dal Testo unico dell'ambiente (decreto legislativo n.152/2006) sono molto elevate.