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Immigrazione: il programma australiano per soddisfare la domanda di forza lavoro

La situazione attuale

L'Australia sta attraversando un periodo caratterizzato da numerosi complessi fenomeni economici e sociali. Ci sono vari processi in corso, che sono influenzati anche dall'inflazione, dagli alti costi energetici, da catene di approvvigionamento che appaiono difficili da essere strutturate. Tutto ciò può portare a delle conseguenze come l'incertezza economica e il rischio di recessione. C'è anche un altro problema: anche se il tasso di disoccupazione è minimo, in Australia manca manodopera in diversi settori.

La situazione lavorativa e demografica in Australia

L'Australia è un Paese a cui molte persone guardano con interesse non solo per quanto riguarda le opportunità formative (come si legge sul blog di Lae, nota agenzia di orientamento per gli studi, le università al top in Australia sono tra le migliori anche su scala mondiale) ma anche sotto il profilo dell'offerta lavorativa che, alla luce delle nuove esigenze, è legata a doppio filo con l'immigrazione.

Da maggio 2022 sono stati registrati in Australia più di 470.000 posti di lavoro che rimangono inoccupati. Nel frattempo, la popolazione invecchia e alcuni settori sono particolarmente colpiti dal fatto che mancano lavoratori, come, per esempio, la sanità, l'assistenza sociale e vari servizi, fra cui quelli scientifici e tecnici. Anche l'educazione e la formazione sono colpite da questa mancanza di forza lavoro.

Il Permanent Migration Program

Proprio per affrontare queste difficoltà, il governo australiano ha deciso di lanciare il cosiddetto Permanent Migration Program. Si tratta di un programma che, tra il 2022 e il 2023, ha portato a distribuire 195.000 permessi di soggiorno. Il 73% dei permessi è stato rivolto ai lavoratori qualificati, mentre gli altri sono stati messi a disposizione per il ricongiungimento familiare.

L'obiettivo è molto chiaro, perché si tratta di generare attrattiva da parte dei migranti che decidono di trasferirsi in Australia, per sopperire i lavoratori qualificati in settori in cui la popolazione locale non è specializzata a sufficienza.

L'impatto sugli studenti internazionali

Gli esperti sottolineano che soltanto una piccola percentuale di studenti internazionali rimane in Australia dopo aver completato gli studi. È questa un'altra problematica che deve essere affrontata in maniera molto specifica. Per questo il governo sta considerando di assegnare dei permessi temporanei agli studenti, in modo che si inverta la tendenza.

Il programma australiano di migrazione rappresenta, però, soltanto un tentativo, anche perché rimangono ancora aperte delle questioni, come tutto ciò che riguarda la preoccupazione per la sicurezza e i diritti umani e l'impatto sugli studenti internazionali.

La complessità burocratica e i costi elevati

Ma, volendo analizzare le complicazioni di un sistema di migrazione come quello attuato dal governo australiano, si riscontrano alcune questioni, come quella, per esempio, dei ritardi burocratici. Per esempio, è stato rivelato che il 70% delle persone che attendono un permesso si ritrova spesso in una situazione di stallo. Devono aspettare una decisione da parte del Ministero dell'Interno e delle Corti di Giustizia.

Questo ritardo si traduce anche in delle difficoltà economiche, perché è stato calcolato che, per ottenere un permesso, servono circa 43.000 dollari australiani.

L'impatto sul tessuto economico e sociale

Il programma di migrazione attuato in Australia non riguarda soltanto il lavoro e l'economia, ma ha anche un impatto significativo sul tessuto sociale del Paese. Infatti, non bisogna dimenticare che, se si vuole procedere ad una completa integrazione dei migranti e delle loro famiglie, si devono attuare ancora molte azioni concrete perché il programma abbia successo.

Al di là di quelli che possono essere i numeri e le statistiche, la capacità degli individui che vengono da altri Paesi di adattarsi e contribuire alla società australiana è un aspetto fondamentale. Guardando al futuro, il programma di migrazione permanente dell'Australia può rappresentare comunque un punto di svolta nel Paese.

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