
Fugati i dubbi: per il Governo possibili le consegne a domicilio dei bar
Condizione imprescindibile: rispetto delle norme igienico-sanitarie
Molfetta - mercoledì 25 marzo 2020
E' una delle domande più frequenti negli ultimi giorni: bar e pasticcerie possono o non possono effettuare consegne a domicilio?
La risposta è si e arriva direttamente dal Governo che esplica ogni chiarimento all'interno di una Faq pubblicata sul sito di Palazzo Chigi a proposito dei comportamenti leciti o illeciti in questo momento di emergenza.
«Tutti gli esercizi autorizzati alla commercializzazione e somministrazione di cibi e bevande, compresi i prodotti agricoli, possono consegnare a domicilio tali prodotti – precisa la faq - devono essere rispettati i requisiti igienico sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto. Chi organizza l'attività di consegna a domicilio, lo stesso esercente o una cosiddetta piattaforma, deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro».
La condizione, dunque, è che di fatto la serranda sia chiusa a testimoniare che l'esercizio è chiuso al pubblico mentre le consegne a domicilio devono essere effettuati evitando quanto più possibile i contatti e munendosi di ogni strumento di precauzione come guanti e mascherine.
Fugato così il dubbio che le consegne a domicilio fossero consentite solo alle attività di ristorazione.
A Molfetta la situazione, tuttavia, sarebbe controllata quotidianamente per verificare il rispetto delle prescrizioni.
La risposta è si e arriva direttamente dal Governo che esplica ogni chiarimento all'interno di una Faq pubblicata sul sito di Palazzo Chigi a proposito dei comportamenti leciti o illeciti in questo momento di emergenza.
«Tutti gli esercizi autorizzati alla commercializzazione e somministrazione di cibi e bevande, compresi i prodotti agricoli, possono consegnare a domicilio tali prodotti – precisa la faq - devono essere rispettati i requisiti igienico sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto. Chi organizza l'attività di consegna a domicilio, lo stesso esercente o una cosiddetta piattaforma, deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro».
La condizione, dunque, è che di fatto la serranda sia chiusa a testimoniare che l'esercizio è chiuso al pubblico mentre le consegne a domicilio devono essere effettuati evitando quanto più possibile i contatti e munendosi di ogni strumento di precauzione come guanti e mascherine.
Fugato così il dubbio che le consegne a domicilio fossero consentite solo alle attività di ristorazione.
A Molfetta la situazione, tuttavia, sarebbe controllata quotidianamente per verificare il rispetto delle prescrizioni.