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Festività con l'influenza, tanti i molfettesi costretti a letto

Secondo il Rapporto Epidemiologico “InfluNet” si sta per raggiungere il picco

Ormai sembrano esserci poche possibilità di scampo da questa epidemia di influenza che non solo a Molfetta sta raggiungendo forse il suo picco proprio in questo periodo come confermato altresì dall'ultimo Rapporto Epidemiologico "InfluNet" dell'Istituto Superiore di Sanità.

Dal banale raffreddore fino alla vera e propria influenza il pericolo di una caduta non è dietro l'angolo ma "tutto intorno a te", per parafrasare un noto spot.

Secondo il rapporto il numero di casi stimati nella settimana dal 18 al 24 dicembre è pari a circa 387.000, per un totale, dall'inizio della sorveglianza, di circa 1.403.000 casi, mentre la fascia di età maggiormente colpita resta quella dei bambini al di sotto dei cinque anni ma con un andamento quasi esattamente sovrapponibile a quello della stagione 2016/2017.

Certo è che la percezione quotidiana dei casi di influenza e malattie affini sembra quasi moltiplicarsi, soprattutto se si aggiunge la voglia mista a "terrore" di non ammalarsi, di resistere stoicamente al motto "ne resterà solo uno".

Ma diciamo la verità, queste feste e lo stare insieme a tutti i costi di certo diventano un facile e comodo veicolo infettivo. Se potessimo vederli, se fossero come nuvole verdastre in stile cartone animato, quanti virus si annidano all'interno dei locali in cui si rinchiudono ogni sera i giovani molfettesi per giocare a carte? E quanti virus circolano negli uffici postali stipati di persone in coda, senza parlare delle sale d'aspetto affollate dei medici?

Febbre alta ad esordio improvviso, tosse secca e stizzosa, mal di testa, stanchezza e debolezza, brividi, dolori muscolari e articolari, dolori addominali, diarrea, nausea e vomito (soprattutto nei bambini), mal di gola, naso congestionato e starnuti, perdita di appetito, difficoltà a dormire, insomma in quanti molfettesi possono dirsi esenti da uno di questi sintomi? In questo periodo ben pochi. I dati, inoltre, non sono per nulla rassicuranti, se si considerano gli oltre 467mila italiani messi a letto dai sintomi influenzali.

Ma se stiamo uscendo incolumi – seppur con qualche chilo in più – dalle abbuffate natalizie allora possiamo sopravvivere anche a questa brutta influenza. Magari pensando alla possibilità di vaccinarsi, magari con qualche rimedio naturale o semplicemente ricorrendo ai farmaci adeguati e aspettando che faccia il suo corso.

Come si dice in alcuni casi "mal comune mezzo gaudio" ma intanto "si salvi chi può".
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