
Alga tossica, dal 1° giugno prossimo i nuovi rilevamenti
Le indagini condotte ancora dall'ARPA fino a settembre
Molfetta - martedì 25 maggio 2021
0.29
Scatteranno dalla prossima settimana le indagini condotte dall'Arpa Puglia per accertare la presenza o meno di ostreopsis ovata nelle acque pugliesi: non mancheranno i prelevamenti anche in Località Prima Cala che consentiranno di stabilire se e quanta alga tossica c'è nelle acque di Molfetta.
Il monitoraggio avviene ogni anno da giugno e fino a settembre, con i report diffusi ogni quindici giorni.
Venti i siti in totale monitorati, "distribuiti sull'intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie", spiega l'Agenzia.
Lo scorso anno Molfetta aveva chiuso la stagione estiva con "abbondante presenza" di alga tossica, seppure con un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello delle città limitrofe e in particolare di tutto il litorale barese.
Ma come è arrivata l'alga tossica sulle nostre coste?
"Probabilmente introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi prime segnalazioni lungo le coste pugliesi a partire dall'anno 2000/2001. La popolazione si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi fattori ambientali che facilitano la proliferazione: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni", continua l'Arpa.
Il monitoraggio avviene ogni anno da giugno e fino a settembre, con i report diffusi ogni quindici giorni.
Venti i siti in totale monitorati, "distribuiti sull'intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie", spiega l'Agenzia.
Lo scorso anno Molfetta aveva chiuso la stagione estiva con "abbondante presenza" di alga tossica, seppure con un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello delle città limitrofe e in particolare di tutto il litorale barese.
Ma come è arrivata l'alga tossica sulle nostre coste?
"Probabilmente introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi prime segnalazioni lungo le coste pugliesi a partire dall'anno 2000/2001. La popolazione si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi fattori ambientali che facilitano la proliferazione: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni", continua l'Arpa.