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Accoglienza e integrazione, in arrivo a Molfetta i primi 13 profughi afghani
Il Comune si occuperà di garantire loro tutti i servizi basilari
Molfetta - domenica 12 settembre 2021
10.24
Due nuclei familiari afghani, in totale 13 persone tra adulti e bambini, arriveranno lunedì 13 settembre a Molfetta da Roma.
I profughi saranno ospitati nelle strutture del Sai, il Servizio di accoglienza e integrazione, del Comune che si occuperà di garantire tutti i servizi che puntano all'integrazione: dai corsi di lingua italiana, ai sevizi scolastici per i minori, fino all'inserimento nel mondo del lavoro. Nella giornata di arrivo, e nella prima fase del progetto, alle due famiglie sarà affiancato un interprete di lingua afghana.
In questa prima fase si prevede in Italia l'arrivo degli interpreti e dei collaboratori del contingente italiano che era presente in Afghanistan con le proprie famiglie. Si tratta di 81 nuclei familiari, per un totale di 500 persone. La città di Molfetta è già pronta ad accoglierne circa 50: in totale saranno 10 famiglie afghane, 8 donne sole con bambini e una donna sola.
"È importante – afferma il sindaco Tommaso Minervini – tutelare e garantire la privacy e la sicurezza di queste famiglie, scappate da uno dei regimi più atroci, liberticidi e sanguinari del pianeta".
I profughi saranno ospitati nelle strutture del Sai, il Servizio di accoglienza e integrazione, del Comune che si occuperà di garantire tutti i servizi che puntano all'integrazione: dai corsi di lingua italiana, ai sevizi scolastici per i minori, fino all'inserimento nel mondo del lavoro. Nella giornata di arrivo, e nella prima fase del progetto, alle due famiglie sarà affiancato un interprete di lingua afghana.
In questa prima fase si prevede in Italia l'arrivo degli interpreti e dei collaboratori del contingente italiano che era presente in Afghanistan con le proprie famiglie. Si tratta di 81 nuclei familiari, per un totale di 500 persone. La città di Molfetta è già pronta ad accoglierne circa 50: in totale saranno 10 famiglie afghane, 8 donne sole con bambini e una donna sola.
"È importante – afferma il sindaco Tommaso Minervini – tutelare e garantire la privacy e la sicurezza di queste famiglie, scappate da uno dei regimi più atroci, liberticidi e sanguinari del pianeta".