"Sogna, ragazzo sogna". La Molfetta Giovanile si presenta alla città

Sono passati pochi giorni dall'evento organizzato "Sogna, ragazzo Sogna" e il Direttore Generale del club, Danilo Scardigno, ha voluto spendere alcune parole prima di tornare duramente alla solita routine lavorativa: "Va così di fretta questa vita che diventa difficile pure prenderci un minuto per noi, a soffermarci di quello che facciamo, a dedicarci del tempo. Come questo tempo, vissuto così. Un evento intimo con i nostri bambini e genitori, mettendo al centro i piccoli con la passerella, prendendosi l'applauso dei loro genitori".

"Scorrendo le foto sono stati carinissimi, bellissimi. Un evento dove abbiamo presentato la nostra missione societaria, i nostri pregi e i nostri difetti; i nostri Educatori e i nostri Volontari; le nostre iniziative e il nostro Codice Etico; le nostre partnership e i nostri collaboratori. È il riassunto del nostro lavoro quotidiano fatto con passione e determinazione, convinzione e anche coraggio. Abbiamo chiesto aiuto ai genitori nell'affiancare i loro figli in questo percorso educativo, abbiamo chiesto pazienza e rispetto reciproco. Oggi la Molfetta Giovanile è già una realtà dopo pochi mesi dalla sua nascita e ci piace espanderlo e dirlo a tutto il mondo".

"Non per egocentrismo, ma per valorizzare quello che facciamo e quello che può dare un semplice gioco. Vorrei abbracciare i Mister e i dirigenti per quello che svolgono ogni giorno, vorrei stringere la mano agli sponsor per il contributo che appassionatamente rilasciano per la Società. Vorrei immensamente dire grazie ai genitori per starci accanto e, infine, vorrei sussurrare a ciascuno dei nostri piccoli "sogna, ragazzo. Sogna!".

".Perché dobbiamo solo fare questo, con i piedi per terra e l'entusiasmo a mille. La forza, la volontà, la determinazione e la fortuna faranno il resto. Ho finito le mie slide con la mia famiglia giù al palco che mi ha sempre sostenuto dicendovi che "d'altronde siamo genitori anche noi e sappiamo cosa significhi. Ed è per questo che i vostri figli, ormai, sono diventati anche i nostri figli".