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Una settimana da zona rossa: Molfetta ligia. Ma solo a metà
Commercio fermo ma intere comitive di ragazzi in giro e impuniti
Molfetta - lunedì 22 marzo 2021
Ci sono le saracinesche chiuse, le botteghe chiuse, interi settori commerciali chiusi, fermi, senza certezze sulla ripartenza.
Ma che si sono adeguati: perchè le regole della "zona rossa", in un momento di pandemia, dispongono così. E così deve essere. Come hanno fatto anche tantissimi semplici, comuni cittadini rispettosi delle regole e consapevoli che il loro rispetto vale prima di tutto per tutelare sè stessi, poi gli altri.
Poi ci sono le comitive di ragazzi e ragazzini, nemmeno i cittadini di domani ma di oggi visto che in molti casi si tratta di neo diciottenni.
In giro, a gruppi, mascherina rigorosamente abbassata. Nessun senso civico. Nessun senso di responsabilità. Verso sè stessi e verso gli altri.
Venerdì 19 marzo 2021, ore 20.00 circa: nei pressi della scuola elementare Cesare Battisti almeno in venti. A sbraitare davanti allo sconcerto di molti residenti.
Stesse scene in centro. Quotidiane per chi è costretto a uscire per recarsi a lavoro. E gli esempi sarebbero tanti.
Il maltempo del weekend è sicuramente stato un deterrente alle uscite ma non ci si può appellare alla pioggia e al vento visto che anche domenica mattina la città pullulava di gente in giro.
Serve altro, molto altro alla luce anche del numero dei contagi crescenti proprio tra i giovani e i giovanissimi.
«Senza alibi», è quasi l'urlo di Tommaso Minervini alla città nella serata di sabato.
«Se vogliamo vincere questa battaglia - ha spiegato il sindaco - lo dobbiamo fare insieme, e l'unica arma di cui disponiamo è la responsabilità di ognuno. E non mi stancherò mai di ripeterlo».
«Ed è giunto il momento che nessuno, proprio nessuno, si senta al riparo», ha proseguito il primo cittadino. Ecco, soprattutto quella Molfetta ligia solo a metà.
Ma che si sono adeguati: perchè le regole della "zona rossa", in un momento di pandemia, dispongono così. E così deve essere. Come hanno fatto anche tantissimi semplici, comuni cittadini rispettosi delle regole e consapevoli che il loro rispetto vale prima di tutto per tutelare sè stessi, poi gli altri.
Poi ci sono le comitive di ragazzi e ragazzini, nemmeno i cittadini di domani ma di oggi visto che in molti casi si tratta di neo diciottenni.
In giro, a gruppi, mascherina rigorosamente abbassata. Nessun senso civico. Nessun senso di responsabilità. Verso sè stessi e verso gli altri.
Venerdì 19 marzo 2021, ore 20.00 circa: nei pressi della scuola elementare Cesare Battisti almeno in venti. A sbraitare davanti allo sconcerto di molti residenti.
Stesse scene in centro. Quotidiane per chi è costretto a uscire per recarsi a lavoro. E gli esempi sarebbero tanti.
Il maltempo del weekend è sicuramente stato un deterrente alle uscite ma non ci si può appellare alla pioggia e al vento visto che anche domenica mattina la città pullulava di gente in giro.
Serve altro, molto altro alla luce anche del numero dei contagi crescenti proprio tra i giovani e i giovanissimi.
«Senza alibi», è quasi l'urlo di Tommaso Minervini alla città nella serata di sabato.
«Se vogliamo vincere questa battaglia - ha spiegato il sindaco - lo dobbiamo fare insieme, e l'unica arma di cui disponiamo è la responsabilità di ognuno. E non mi stancherò mai di ripeterlo».
«Ed è giunto il momento che nessuno, proprio nessuno, si senta al riparo», ha proseguito il primo cittadino. Ecco, soprattutto quella Molfetta ligia solo a metà.