Cronaca
Tartaruga trovata morta sulla spiaggia di Torre Calderina
Ennesimo spiaggiamento di un esemplare di caretta caretta: l'animale era in avanzato stato di decomposizione
Molfetta - mercoledì 22 gennaio 2020
Un esemplare di tartaruga marina, della specie caretta caretta, è stato rinvenuto senza vita a Molfetta, lungo la spiaggia libera di Torre Calderina. Si tratta dell'ennesimo ritrovamento di tartarughe spiaggiate a causa delle mareggiate che in questi giorni hanno battuto il litorale a nord di Bari.
La segnalazione è arrivata da un passante che ha notato la tartaruga marina lungo la battigia: sul posto sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto di Molfetta e il veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale nonché i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, coordinati da Pasquale Salvemini. L'animale spiaggiatosi, un esemplare maschio sub adulto, apparteneva alla specie caretta caretta, la tartaruga marina più comune del Mediterraneo.
La tartaruga, che non presentava evidenti lesioni esterne, era in un avanzato stato di decomposizione, motivo per cui la carcassa, dopo la stesura degli atti di legge, sarà smaltita dall'apposita ditta. «Sulle cause della morte - riferisce Salvemini - è difficile giungere ad una definizione precisa. In ogni caso, la tartaruga risulta essere morta da oltre 20 giorni, quindi le correnti di maestrale di questi giorni avranno di fatto spinto la carcassa sulla battigia, sino a spiaggiarsi».
Non è chiaro, dunque, quali siano le ragioni del decesso della tartaruga. A mettere a rischio la vita degli animali, oltre all'inquinamento, anche le catture accidentali da parte degli operatori della pesca. Spesso, infatti, le tartarughe restano impigliate nelle reti, non riuscendo a tornare in superficie per respirare.
La segnalazione è arrivata da un passante che ha notato la tartaruga marina lungo la battigia: sul posto sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto di Molfetta e il veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale nonché i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, coordinati da Pasquale Salvemini. L'animale spiaggiatosi, un esemplare maschio sub adulto, apparteneva alla specie caretta caretta, la tartaruga marina più comune del Mediterraneo.
La tartaruga, che non presentava evidenti lesioni esterne, era in un avanzato stato di decomposizione, motivo per cui la carcassa, dopo la stesura degli atti di legge, sarà smaltita dall'apposita ditta. «Sulle cause della morte - riferisce Salvemini - è difficile giungere ad una definizione precisa. In ogni caso, la tartaruga risulta essere morta da oltre 20 giorni, quindi le correnti di maestrale di questi giorni avranno di fatto spinto la carcassa sulla battigia, sino a spiaggiarsi».
Non è chiaro, dunque, quali siano le ragioni del decesso della tartaruga. A mettere a rischio la vita degli animali, oltre all'inquinamento, anche le catture accidentali da parte degli operatori della pesca. Spesso, infatti, le tartarughe restano impigliate nelle reti, non riuscendo a tornare in superficie per respirare.