
Pronto Soccorso di Molfetta, esplode la polemica: ritardi nei lavori e scontro politico in Regione
Confronto molto acceso durante l’ultima seduta della Commissione Bilancio
Molfetta - martedì 13 maggio 2025
14.46
La situazione del Pronto Soccorso dell'ospedale "Don Tonino Bello" di Molfetta è al centro di un acceso scontro politico che ha avuto il suo culmine durante l'ultima seduta della Commissione Bilancio della Regione Puglia. I lavori di ristrutturazione, già ampiamente in ritardo, subiranno un ulteriore slittamento di almeno un mese, suscitando indignazione tra i rappresentanti del territorio.
A sollevare con forza la questione è stato Saverio Tammacco (Per la Puglia), presidente della Commissione, che ha denunciato la mancanza di risposte concrete e la continua assenza dell'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese. La tensione è salita a tal punto che Tammacco ha avuto bisogno di fermarsi per un malore. «Mi sento preso in giro come cittadino e come rappresentante delle istituzioni», ha dichiarato, attaccando duramente l'Asl Bari e la burocrazia regionale, accusata di rallentare un'opera fondamentale per oltre 200mila cittadini del bacino d'utenza.
Secondo quanto riferito in commissione dal dirigente Asl Rocco Ianora, gli ultimi ritardi sarebbero legati a imprevisti tecnici e alla precarietà strutturale dell'edificio che ospita il Pronto Soccorso. Ma per Tammacco queste giustificazioni non bastano: «La politica ha abdicato alla burocrazia. La gente aspetta da quasi due anni. È inaccettabile».
Duro anche l'attacco di alcuni consiglieri di Fratelli d'Italia, tra cui Luigi Caroli e Giannicola De Leonardis, che hanno puntato il dito contro l'assessore Piemontese: «Passa il tempo tra inaugurazioni e annunci, mentre i problemi veri restano. Deve metterci la faccia». Piemontese, da parte sua, ha replicato spiegando di essere impegnato costantemente per la sanità pugliese: «Non mi sottraggo al confronto. Ogni giorno incontro rappresentanti istituzionali, sindaci e medici per affrontare tutte le criticità del sistema. Le polemiche lasciano il tempo che trovano».
A sollevare con forza la questione è stato Saverio Tammacco (Per la Puglia), presidente della Commissione, che ha denunciato la mancanza di risposte concrete e la continua assenza dell'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese. La tensione è salita a tal punto che Tammacco ha avuto bisogno di fermarsi per un malore. «Mi sento preso in giro come cittadino e come rappresentante delle istituzioni», ha dichiarato, attaccando duramente l'Asl Bari e la burocrazia regionale, accusata di rallentare un'opera fondamentale per oltre 200mila cittadini del bacino d'utenza.
Secondo quanto riferito in commissione dal dirigente Asl Rocco Ianora, gli ultimi ritardi sarebbero legati a imprevisti tecnici e alla precarietà strutturale dell'edificio che ospita il Pronto Soccorso. Ma per Tammacco queste giustificazioni non bastano: «La politica ha abdicato alla burocrazia. La gente aspetta da quasi due anni. È inaccettabile».
Duro anche l'attacco di alcuni consiglieri di Fratelli d'Italia, tra cui Luigi Caroli e Giannicola De Leonardis, che hanno puntato il dito contro l'assessore Piemontese: «Passa il tempo tra inaugurazioni e annunci, mentre i problemi veri restano. Deve metterci la faccia». Piemontese, da parte sua, ha replicato spiegando di essere impegnato costantemente per la sanità pugliese: «Non mi sottraggo al confronto. Ogni giorno incontro rappresentanti istituzionali, sindaci e medici per affrontare tutte le criticità del sistema. Le polemiche lasciano il tempo che trovano».