L'operazione
L'operazione "Zemra"
Cronaca

Operazione "Zemra": 11 arresti, sequestrate due piantagioni di marijuana

In manette un 55enne di Molfetta, «formalmente incensurato». Ai domiciliari anche 5 italiani e altrettanti albanesi

Non più i potenti motoscafi con carichi di marijuana e hashish provenienti dai Balcani. Adesso la droga si produce direttamente in Puglia, nelle province di Bari e Foggia, dove, nascosti da occhi indiscreti, fioriscono coltivazioni di cannabis su decine di ettari di terreno. E la città di Molfetta non fa assolutamente eccezione.

Un assioma confermato dall'operazione "Zemra" (parola albanese che in italiano significa "cuore", nda), condotta ieri mattina dal personale del centro operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Bari, che ha stroncato o comunque rallentato i traffici di stupefacenti, assestando l'ennesimo colpo duro: 11 le persone confinate ai domiciliari - 5 italiani e 6 albanesi - per i reati, contestati a vario titolo, di produzione e di cessione di stupefacenti, detenzione e ricettazione di armi.

A capo dell'organizzazione, secondo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Francesco Mattiace, che ha firmato gli ordini di arresto su richiesta del pubblico ministero antimafia Ettore Cardinali, c'erano Vito Dellerba (45enne di Cerignola), Pasquale Intellicato (29enne di Cerignola «impiegato come corriere per trasferire lo stupefacente in più località italiane, da Brindisi a Molfetta sino a Roma»), Fabrizio Russo (44enne di Oria) e Giulio Dell'Olio (46enne di Bisceglie).

I quattro, dopo essersi «associati tra loro e con altre persone», avrebbero costituito «un'associazione dedita e impegnata nel commercio di importanti quantitativi di stupefacenti». Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno accertato che, dopo gli ultimi arresti (le operazioni "Shefi" e "Kulmi", nda) che hanno colpito il narcotraffico tra le due sponde dell'Adriatico, i gruppi avrebbero spostato la produzione di droga dall'Albania alle province di Bari e di Foggia.

Qui, tra Modugno e Cerignola, sono state sequestrate due piantagioni composte da oltre 8mila piante di marijuana, per un peso di una tonnellata e mezza, dalle quali sarebbe stato possibile ricavare 10mila dosi di stupefacente. Le indagini si sono sviluppate sull'asse Cerignola, Bisceglie, Bari e Oria e hanno documentato l'approvvigionamento nelle province di Foggia e Brindisi, il trasporto via terra, la custodia a Conversano ed hanno individuato i destinatari fra Basilicata e Sicilia.

Ai domiciliari sono finiti A.F., 55enne di Molfetta, «formalmente incensurato», ha detto il suo legale, Michele Salvemini, e sei albanesi. In 32 capi d'imputazione sono stati ricostruite cessioni di droga per 140 chili di hashish, 113 chili di marijuana e mezzo chilo di cocaina pura, oltre alla detenzione di due pistole calibro 9.
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