Rifondazione Comunista
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Politica

Oggi sciopero dei lavoratori della grande distribuzione. Rifondazione: «Al loro fianco»

La nota del partito a firma del segretario Beppe Zanna


Molti settori in Italia, appartenenti al settore pubblico e privato, attendono da anni il rinnovo del contratto nazionale, per aumenti salariali in grado di garantire una vita dignitosa alle lavoratrici e ai lavoratori di questo paese.

Uno di questi è sicuramente il settore della grandi distribuzione organizzata dove i contratti nazionali di Federdistribuzione e delle Cooperative sono ormai scaduti da troppi anni nonostante gli scioperi che soprattutto nel 2015 avevano visto una partecipazione massiccia delle lavoratrici e dei lavoratori a conferma della loro difficile situazione e i continui tavoli di trattative in cui non si è riuscito ad arrivare ad accordi.

Come succede troppo spesso in questi anni però le trattative per i rinnovi del CCNL non sono finalizzate ad un miglioramento delle condizioni salariali e di diritti per i lavoratori del settore ma diventano sempre più terreno di caccia per i grandi gruppi della distribuzione per ridiscutere e peggiorare le condizioni di lavoro. Anche in questo caso i padroni aderenti a di Federdistribuzione e delle Cooperative chiedono nuovi sacrifici(eliminazione dello straordinario per il lavoro domenicale, eliminazione o sospensione e molto altro degli scatti di anzianità ai lavoratori, deroghe ai limiti per la stipula dei contratti a tempo determinato, eliminazione delle riduzioni d'orario della legge 104 per l'assistenza di familiari invalidi e molto altro) a fronte di aumenti irrisori e offensivi della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.
Tutto questo succede proprio nella grande distribuzione dove le lavoratrici e i lavoratori sono sottoposti ad orari di lavoro sempre più massacranti e per i quali oramai il lavoro domenicale e festivo è divenuto "normale amministrazione" quasi si trattasse di lavori di pubblico servizio.

Le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione non possono e non devono più subire un attacco di questa portata ed è per questo che il 22 dicembre sciopereranno per difendere i propri salari e i propri diritti. Tocca a noi non lasciarli soli e capire che la loro lotta riguarda tutte le lavoratrici e i lavoratori di qualsiasi settore costretti ogni giorno di più a lavorare in condizioni salariali e di diritti inaccettabili.
Il 22 dicembre non lasciamo soli questi lavoratori e invitiamo a boicottare la spesa nei centri commerciali e nelle catene della grande distribuzione e chiediamo a Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno indetto lo sciopero a rendere questa lotta permanente senza ulteriori rinvii e tentennamenti fino a quando i CCNL siano rinnovati e contengano miglioramenti salariali e dei diritti.

Il nostro POPOLO pretende salari dignitosi e diritti.
  • Rifondazione Comunista Molfetta
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