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Politica
Logrieco (FdI): «Non aderiamo al presidio del centrosinistra. Saremo in Consiglio, non in piazza»
Il coordinatore locale del partito si dice in disaccordo con l'iniziativa
Molfetta - domenica 13 luglio 2025
20.24
La sezione molfettese di Fratelli d'Italia si sfila dal presidio convocato per domani, 14 luglio, in concomitanza con il voto di sfiducia contro il sindaco sospeso Tommaso Minervini. È Adamo Logrieco, coordinatore cittadino del partito, a chiarire la posizione del centrodestra: «Fratelli d'Italia non aderirà alle manifestazioni in Piazza Municipio di domani pomeriggio. Un'iniziativa arrogante e controproducente della sinistra molfettese, che rappresenterà un boomerang a tutto vantaggio della maggioranza da mandare a casa».
Parole nette che segnano una distanza sia politica che strategica dal fronte progressista, promotore del presidio cittadino. Secondo Logrieco, la piazza è uno strumento sbagliato in questo momento: meglio concentrarsi sull'azione istituzionale.
«Saremo presenti, invece, al Consiglio comunale nel quale si discuterà la sfiducia al sindaco Minervini. I motivi per sfiduciarlo non si contano, ma abbiamo seri dubbi sulla riscoperta della dignità istituzionale da parte dei consiglieri comunali della maggioranza. Staremo a vedere».
Un segnale chiaro: Fratelli d'Italia non intende mescolarsi con le opposizioni di sinistra, ma resta determinata a far cadere politicamente l'amministrazione Minervini, ora in stallo dopo la misura cautelare che lo ha sospeso dalle funzioni fino al 2026.
Intanto, proprio in vista del voto di domani, il clima resta incandescente. Da una parte la maggioranza, che rivendica la tenuta istituzionale dopo l'approvazione degli equilibri di bilancio la scorsa settimana e accusa l'opposizione di strumentalizzazione. Dall'altra parte, l'opposizione progressista, pronta a tornare in piazza per manifestare il proprio dissenso verso quella che definisce «una città abbandonata e senza guida».
Domani sarà il giorno della verità, e l'aula consiliare si prepara ad accogliere una discussione che potrebbe segnare la fine anticipata dell'attuale consiliatura. Ma la piazza, ancora una volta, sarà divisa.
Parole nette che segnano una distanza sia politica che strategica dal fronte progressista, promotore del presidio cittadino. Secondo Logrieco, la piazza è uno strumento sbagliato in questo momento: meglio concentrarsi sull'azione istituzionale.
«Saremo presenti, invece, al Consiglio comunale nel quale si discuterà la sfiducia al sindaco Minervini. I motivi per sfiduciarlo non si contano, ma abbiamo seri dubbi sulla riscoperta della dignità istituzionale da parte dei consiglieri comunali della maggioranza. Staremo a vedere».
Un segnale chiaro: Fratelli d'Italia non intende mescolarsi con le opposizioni di sinistra, ma resta determinata a far cadere politicamente l'amministrazione Minervini, ora in stallo dopo la misura cautelare che lo ha sospeso dalle funzioni fino al 2026.
Intanto, proprio in vista del voto di domani, il clima resta incandescente. Da una parte la maggioranza, che rivendica la tenuta istituzionale dopo l'approvazione degli equilibri di bilancio la scorsa settimana e accusa l'opposizione di strumentalizzazione. Dall'altra parte, l'opposizione progressista, pronta a tornare in piazza per manifestare il proprio dissenso verso quella che definisce «una città abbandonata e senza guida».
Domani sarà il giorno della verità, e l'aula consiliare si prepara ad accogliere una discussione che potrebbe segnare la fine anticipata dell'attuale consiliatura. Ma la piazza, ancora una volta, sarà divisa.