Chiesa locale
L'Azione Cattolica della Diocesi di Molfetta a convegno su don Tonino Bello
Ancora iniziative per celebrare i 25 anni del dies natalis del Vescovo
Molfetta - venerdì 30 novembre 2018
8.52
Proseguono le iniziative in memoria dei 25 anni del dies natalis di Don Tonino Bello.
Nella serata di ieri, presso l'Auditorium "Regina Pacis" di Molfetta, l'Azione Cattolica Diocesana ha organizzato un convegno incentrato ancora una volta sulla figura del Servo di Dio, dal titolo "Fino in cima. I laici nel magistero e nella pastorale di don Tonino Bello". Presente all'incontro il Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, che nella giornata di domani guiderà la Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo, Terlizzi e Molfetta nella particolare udienza dinanzi a Papa Francesco all'interno dell'Aula Paolo VI.
Dopo la storica visita del Pontefice lo scorso 20 aprile per onorare la figura dell'amato Don Tonino Bello, la nostra diocesi renderà omaggio a Papa Francesco, insieme alle autorità istituzionali, con lo scopo di rendere ancora più vivo quel messaggio.
A tracciare il quadro del rapporto che il Servo di Dio aveva con i laici ci ha pensato Padre Beniamino Depalma, Vescovo Emerito di Nola, di origini giovinazzesi, caro amico di Don Tonino Bello. In molti ricordano il suo essere vicino a tutti e la capacità di rivolgersi in maniera coinvolgente e appassionante non solo ai propri confratelli, ma proprio a tanti laici che si sono poi spesi negli ambienti parrocchiali e in quelli sociali.
«La laicità è una grazia tanto quanto lo è la chiamata che tutti voi dell'Azione Cattolica avete ricevuto – ha commentato Padre Beniamino – Don Tonino parlava dell'Azione Cattolica come di un'associazione di gente appassionata, perché è quello che lui stesso chiedeva alla stessa Azione Cattolica e alla Chiesa. Le parole del Servo di Dio – ha proseguito – conservano quella freschezza attuale perché giungono da un uomo che curava la sua vita interiore, sempre sereno, senza cenno di rabbia sul suo volto, consapevole che Dio era tutto ciò di cui una persona aveva bisogno per vivere. Don Tonino sapeva che la Chiesa non può fare a meno dei laici e ritengo – ha poi concluso – che l'Azione Cattolica rappresenta un'esperienza capace di far vivere l'umanità come l'ha vissuta il Signore Gesù».
Il Concilio Vaticano II ha riconosciuto l'identità e la dignità dei laici, per contribuire alla crescita della Chiesa insieme al clero. La nostra diocesi ha tanto beneficiato dell'incoraggiamento di don Tonino, che ha formato personalità impegnate in politica, nella società, nelle associazioni e nelle famiglie. Tantissimi sono stati i discorsi rivolti ai laici, don Tonino non perdeva occasione di donare parole di vita a chiunque e di incoraggiare al servizio e alla corresponsabilità, ricordando che la santità è un cammino quotidiano, che rende davvero uomini.
Nella serata di ieri, presso l'Auditorium "Regina Pacis" di Molfetta, l'Azione Cattolica Diocesana ha organizzato un convegno incentrato ancora una volta sulla figura del Servo di Dio, dal titolo "Fino in cima. I laici nel magistero e nella pastorale di don Tonino Bello". Presente all'incontro il Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, che nella giornata di domani guiderà la Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo, Terlizzi e Molfetta nella particolare udienza dinanzi a Papa Francesco all'interno dell'Aula Paolo VI.
Dopo la storica visita del Pontefice lo scorso 20 aprile per onorare la figura dell'amato Don Tonino Bello, la nostra diocesi renderà omaggio a Papa Francesco, insieme alle autorità istituzionali, con lo scopo di rendere ancora più vivo quel messaggio.
A tracciare il quadro del rapporto che il Servo di Dio aveva con i laici ci ha pensato Padre Beniamino Depalma, Vescovo Emerito di Nola, di origini giovinazzesi, caro amico di Don Tonino Bello. In molti ricordano il suo essere vicino a tutti e la capacità di rivolgersi in maniera coinvolgente e appassionante non solo ai propri confratelli, ma proprio a tanti laici che si sono poi spesi negli ambienti parrocchiali e in quelli sociali.
«La laicità è una grazia tanto quanto lo è la chiamata che tutti voi dell'Azione Cattolica avete ricevuto – ha commentato Padre Beniamino – Don Tonino parlava dell'Azione Cattolica come di un'associazione di gente appassionata, perché è quello che lui stesso chiedeva alla stessa Azione Cattolica e alla Chiesa. Le parole del Servo di Dio – ha proseguito – conservano quella freschezza attuale perché giungono da un uomo che curava la sua vita interiore, sempre sereno, senza cenno di rabbia sul suo volto, consapevole che Dio era tutto ciò di cui una persona aveva bisogno per vivere. Don Tonino sapeva che la Chiesa non può fare a meno dei laici e ritengo – ha poi concluso – che l'Azione Cattolica rappresenta un'esperienza capace di far vivere l'umanità come l'ha vissuta il Signore Gesù».
Il Concilio Vaticano II ha riconosciuto l'identità e la dignità dei laici, per contribuire alla crescita della Chiesa insieme al clero. La nostra diocesi ha tanto beneficiato dell'incoraggiamento di don Tonino, che ha formato personalità impegnate in politica, nella società, nelle associazioni e nelle famiglie. Tantissimi sono stati i discorsi rivolti ai laici, don Tonino non perdeva occasione di donare parole di vita a chiunque e di incoraggiare al servizio e alla corresponsabilità, ricordando che la santità è un cammino quotidiano, che rende davvero uomini.