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Molfetta, ma davvero il martedì mattina si raccolgono i rifiuti indifferenziati?

Bustoni neri davanti ai portoni: all'interno di tutto

Un martedì mattina qualunque. Se non fosse per il caldo torrido che non lascia tregua già dalle ore 8. Una via di Molfetta. Una qualunque perchè basta farsi un giro a piedi oppure con l'auto per capire che ovunque è così.
A Ponente e a Levante, in centro e in periferia, nelle strade nuove grandi e larghe con marciapiedi spaziosi, e in quelle che invece sono piccole viuzze dalle quali a mala pena si riesce a passare a bordo di una utilitaria.

Nella maggioranza dei casi niente mastelli.
Bustoni neri o semplici buste di plastica. All'interno quella che per i molfettesi dovrebbe essere la spazzatura indifferenziata e che in verità è un insieme indistinto di qualsiasi cosa, certamente non rifiuti indifferenziati.

La pratica è ormai comune ed usuale; sono mesi e settimane che in tanti aspettano la domenica sera «per scendere tutto», è una delle frasi topiche.
Che fare? Sembrerebbe facile la soluzione: aprire le buste, cercare qualcosa che riporti a chi le ha lasciate. Eppure nella prassi non sembra così semplice. Sicuramente a nulla sono valse le comunicazioni degli amministratori di condominio, obbligati a invitare formalmente gli utenti al rispetto delle regole: le lettere affisse nelle bacheche dei palazzi sembrano più carta straccia che deterrente all'abbandono indiscriminato di rifiuti (perchè di questo si tratta).

Sanzionare? Certo. Magari rammentando pure che il non utilizzo del mastello è pratica non conforme alle disposizioni legate alle modalità del conferimento dei rifiuti con il metodo del porta a porta e che tutto nasce e ha ragione di essere in una serie di norme che pongono al primo posto la salute pubblica e l'igiene: a quanti è capitato di vedere gatti e cani randagi sbranare le buste dove magari c'erano piatti di plastica con i resti del ragù della domenica a pranzo?
Sapendo una cosa: se davvero l'utente fa la raccolta differenziata per bene, i rifiuti indifferenziati sono poca cosa da raccogliere ogni sette giorni.

Occorre, allora, una forte sinergia. Un controllo ancora maggiore da parte delle istituzioni preposte, una organizzazione che limiti al massimo i disagi e i disservizi (sempre se questi ci siano visto le isole ecologiche perennemente funzionanti, ad esempio) ma anche la collaborazione del molfettese che, finora, appare solo uno sporcaccione.
3 fotoRifiuti indifferenziati a Molfetta
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