
Indagato per "turbata libertà del procedimento di scelta del contraente", Minervini: «Da sempre trasparenza e rettitudine»
Le parole del primo cittadino: «Piena collaborazione alla Polizia Giudiziaria»
Molfetta - giovedì 5 novembre 2020
16.46
Trasparenza, rettitudine e dialogo costante con la città sulla vicenda.
Sono questi i principi cardine attorno a cui Tommaso Minervini fa ruotare le parole diffuse, attraverso la propria pagina Facebook, a seguito della notifica dell'avviso di garanzia in qualità di indagato per l'ipotesi di reato relativa alla "turbata libertà del procedimento di scelta del contraente".
Il messaggio alla città segue le prime parole di questa mattina, immediatamente successive alla notifica dell'avviso.
«Essendo da sempre abituato alla massima trasparenza, ed alla rettitudine pubblica», scrive il primo cittadino che spiega come le indagini si stiano concentrando sui procedimenti amministrativi che hanno portato ai lavori «di rifacimento di Piazza Moro, e l'altro ai lavori di monitoraggio ambientale delle acque del Porto, propedeutico alla ripresa dei lavori».
«Preciso che si tratta di una ipotesi di reato e che, come tutti sanno, l'avviso di garanzia è un atto posto a tutela degli indagati, affinchè possano esercitare validamente il diritto di difesa finalizzato alla verifica della verità. Ho dato immediatamente piena collaborazione alla Polizia Giudiziaria e la massima disponibilità istituzionale e personale alla Magistratura - con la quale ho da sempre collaborato in oltre 40 anni di trasparente vita pubblica – per chiarire la mia posizione e quella del Comune di Molfetta».
«Questo tengo a precisare per il rispetto che ho per la mia Città ed i cittadini tutti.
E, per evitare i grossolani giudizi, che in queste ore, come al solito, circolano, Vi terrò informati sugli sviluppi della vicenda, soprattutto per continuare in serenità e verità l'espletamento del mandato amministrativo che ho avuto l'onore di ricevere».
Tommaso Minervini fa così capire di volere rimanere fermo alla guida dell'amministrazione e della città, in particolare in un momento storico delicatissimo come questo. Ma, secondo indiscrezioni, potrebbero giungere da parte delle opposizioni anche la richiesta di dimissioni da primo cittadino in attesa della convocazione, a mezzo web, del Consiglio Comunale.
Sono questi i principi cardine attorno a cui Tommaso Minervini fa ruotare le parole diffuse, attraverso la propria pagina Facebook, a seguito della notifica dell'avviso di garanzia in qualità di indagato per l'ipotesi di reato relativa alla "turbata libertà del procedimento di scelta del contraente".
Il messaggio alla città segue le prime parole di questa mattina, immediatamente successive alla notifica dell'avviso.
«Essendo da sempre abituato alla massima trasparenza, ed alla rettitudine pubblica», scrive il primo cittadino che spiega come le indagini si stiano concentrando sui procedimenti amministrativi che hanno portato ai lavori «di rifacimento di Piazza Moro, e l'altro ai lavori di monitoraggio ambientale delle acque del Porto, propedeutico alla ripresa dei lavori».
«Preciso che si tratta di una ipotesi di reato e che, come tutti sanno, l'avviso di garanzia è un atto posto a tutela degli indagati, affinchè possano esercitare validamente il diritto di difesa finalizzato alla verifica della verità. Ho dato immediatamente piena collaborazione alla Polizia Giudiziaria e la massima disponibilità istituzionale e personale alla Magistratura - con la quale ho da sempre collaborato in oltre 40 anni di trasparente vita pubblica – per chiarire la mia posizione e quella del Comune di Molfetta».
«Questo tengo a precisare per il rispetto che ho per la mia Città ed i cittadini tutti.
E, per evitare i grossolani giudizi, che in queste ore, come al solito, circolano, Vi terrò informati sugli sviluppi della vicenda, soprattutto per continuare in serenità e verità l'espletamento del mandato amministrativo che ho avuto l'onore di ricevere».
Tommaso Minervini fa così capire di volere rimanere fermo alla guida dell'amministrazione e della città, in particolare in un momento storico delicatissimo come questo. Ma, secondo indiscrezioni, potrebbero giungere da parte delle opposizioni anche la richiesta di dimissioni da primo cittadino in attesa della convocazione, a mezzo web, del Consiglio Comunale.