Molfetta città
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Politica

Il centrosinistra di Molfetta in coro: «Adesso è ora di liberare la città»

La nota congiunta: «Ulteriore strappo democratico nell'ultimo Consiglio comunale»

I firmatari della seguente nota sono rappresentanti di forze politiche cittadine di centrosinistra: Alleanza Verdi Sinistra, Area Pubblica, L'alternativa, Partito Democratico, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Socialista e Rinascere. Insieme, denunciano una profonda crisi politico-istituzionale in atto a Molfetta, aggravata – a loro dire – dal silenzio della maggioranza e dall'assenza di trasparenza nelle sedi istituzionali.

«Nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Comunale, abbiamo assistito a un ulteriore grave strappo democratico da parte dell'amministrazione guidata da Tommaso Minervini. La nostra richiesta formale, avanzata al Presidente del Consiglio Comunale Robert Amato, di inserire all'Ordine del Giorno un punto urgente per discutere della crisi politico-istituzionale in atto, è stata respinta. Una decisione che non solo priva l'intero Consiglio del suo ruolo naturale di luogo del confronto democratico e della trasparenza, ma tradisce il dovere istituzionale di affrontare pubblicamente una situazione che ha scosso profondamente la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. La città è stata colpita da un'inchiesta giudiziaria che coinvolge il Sindaco, dirigenti comunali e imprenditori locali: di fronte a questo scenario non è accettabile l'atteggiamento del silenzio e della rimozione adottato dalla maggioranza.

A questa prima grave forzatura si è aggiunto un secondo atto altrettanto irresponsabile: la nostra proposta per chiedere il rinvio della seduta – fondata su motivazioni di opportunità politica e trasparenza – non è stata nemmeno discussa. Come se nulla fosse, si è voluto procedere con la discussione del bilancio consuntivo, ignorando l'eccezionalità del momento e il diritto-dovere del Consiglio di affrontare con consapevolezza la fase più delicata dell'amministrazione cittadina.

Condanniamo inoltre la violenta aggressione verbale subita dal consigliere Spaccavento nella stanza adiacente a quella del consiglio, dove non sono presenti le telecamere, anche a nome dei nostri consiglieri comunali, nonché il tentativo di imbavagliare il suo intervento perché evidentemente scomodo. Quello che è accaduto in aula è gravissimo: si è negato il confronto, si è respinta ogni richiesta di chiarezza, si è preferito chiudere gli occhi, svuotando di senso e funzione le istituzioni comunali. È ormai evidente che la tenuta democratica dell'amministrazione è gravemente compromessa. Le responsabilità giudiziarie saranno accertate dalla Magistratura. Ma il giudizio politico su questa fase lo esprimiamo con forza, oggi più che mai: Molfetta è ostaggio di un sistema di potere opaco, costruito sull'assenza di trasparenza, sul trasformismo civico e su logiche clientelari che nulla hanno a che fare con il bene comune.

È arrivato il momento di reagire. È il tempo della responsabilità collettiva. Per questo sabato 17 maggio alle ore 19:00, presso il C.so Umberto altezza Liceo Classico rilanciamo un momento pubblico aperto a tutte i cittadini e le forze sociali e sane di Molfetta, a chi ha a cuore la nostra città e vuole costruire una vera alternativa. Un incontro per aprire una nuova stagione, fondata sulla partecipazione, sulla trasparenza, sulla legalità e sulla giustizia sociale.

Liberiamo Molfetta.
Liberiamola dal silenzio, dall'indifferenza e dall'oscurità che hanno offuscato la vita pubblica in questi anni.
Liberiamola per restituirle un'amministrazione all'altezza dei suoi cittadini.
Liberiamola perché è tempo di tornare a credere in una politica che non si arrende al compromesso e all'interesse di pochi.»
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