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Dichiarazioni del Ministro Nordio: la Consulta Femminile di Molfetta esprime dissenso
Di fronte a tali affermazioni, la Consulta Femminile del Comune di Molfetta ha redatto un duro comunicato
Molfetta - venerdì 23 maggio 2025
Suscitano indignazione e preoccupazione le parole pronunciate in Senato dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha suggerito alle donne, in caso di aggressione, di rifugiarsi in una chiesa o in una farmacia. Un messaggio che appare lontano anni luce da ciò che lo Stato dovrebbe garantire: prevenzione, protezione e giustizia. Di fronte a tali affermazioni, la Consulta Femminile del Comune di Molfetta ha redatto un duro comunicato, esprimendo il proprio dissenso e lanciando un appello alla responsabilità delle istituzioni.
Di seguito, il testo integrale della lettera:
"La Consulta Femminile del Comune di Molfetta esprime forte dissenso e invita tutti a riflettere sulla evidente incapacità dello Stato nel fronteggiare la violenza sulle donne. I consigli del Ministro sminuiscono la gravità del problema, rivelano inadeguatezza e scarso interesse ad affrontarlo, non aggredendolo a monte. Occorre, di concerto con altri Ministri, approvare buone prassi finalizzate innanzitutto alla educazione e al rispetto del genere sin dai primi anni di istruzione. Il Governo deve mirare a rimuovere le varie forme di violenza sulle donne, scardinare quei modi di pensare che le considerano prede da eliminare all'occorrenza.
La Consulta Femminile di Molfetta chiede maggiore sicurezza e protezione per le donne, attraverso la creazione di programmi concreti, lavori dignitosi e non sottopagati, riforme e supporti per difendersi e proteggere i propri diritti. Misure più efficaci rispetto a quelle dei braccialetti elettronici che spesso non funzionano. Questo il compito di un Ministro della Giustizia: creare le condizioni per tutelare le donne, non deve dispensare consigli. Il cammino delle donne continua..."
Di seguito, il testo integrale della lettera:
"La Consulta Femminile del Comune di Molfetta esprime forte dissenso e invita tutti a riflettere sulla evidente incapacità dello Stato nel fronteggiare la violenza sulle donne. I consigli del Ministro sminuiscono la gravità del problema, rivelano inadeguatezza e scarso interesse ad affrontarlo, non aggredendolo a monte. Occorre, di concerto con altri Ministri, approvare buone prassi finalizzate innanzitutto alla educazione e al rispetto del genere sin dai primi anni di istruzione. Il Governo deve mirare a rimuovere le varie forme di violenza sulle donne, scardinare quei modi di pensare che le considerano prede da eliminare all'occorrenza.
La Consulta Femminile di Molfetta chiede maggiore sicurezza e protezione per le donne, attraverso la creazione di programmi concreti, lavori dignitosi e non sottopagati, riforme e supporti per difendersi e proteggere i propri diritti. Misure più efficaci rispetto a quelle dei braccialetti elettronici che spesso non funzionano. Questo il compito di un Ministro della Giustizia: creare le condizioni per tutelare le donne, non deve dispensare consigli. Il cammino delle donne continua..."