giorni di amministrazione Minervini JPG
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Politica

Crisi di maggioranza: e se alla fine fosse solo un grande bluff?

Ripensamenti dell'ultima ora potrebbero evitare la sfiducia a Minervini

Sarebbe clamoroso ma potrebbe accadere davvero: Tommaso Minervini, infatti, al momento in cui si scrive, avrebbe più possibilità di restare alla guida di Molfetta che non di essere sfiduciato.
Clamoroso, appunto, proprio perchè solo fino a poche ore fa la fine dell'esperienza amministrativa era cosa fatta da ratificare con il passaggio in Consiglio Comunale.

"Obiettivo Molfetta", di fatto, sarebbe ormai un gruppo solo rispetto a lunedì 18 ottobre quando con "Popolari Molfetta" aveva annunciato la fuoriuscita della maggioranza facendo venire meno i numeri necessari a Minervini per concludere il proprio mandato con scadenza naturale nella prossima primavera.
Proprio il gruppo di Pino Amato, i "Popolari Molfetta", ci starebbe ripensando e starebbe rivalutando l'idea di rientrare nella maggioranza.
Maggioranza che, a favore di Tommaso Minervini, continuerebbe ad avere il sostegno di Nicola Piergiovanni e Giovanni Facchini, ormai fuori dal Partito Democratico, del gruppo di Saverio Tammacco "Noi", di Giacomo Rossiello e potrebbe incassare anche il sostegno addirittura di due esponenti del centrodestra.

Così facendo la sfiducia sarebbe utopistica con "Obiettivo Molfetta" e l'opposizione di centrosinistra pronti a votare la relativa mozione e la restante parte dei rappresentanti dell'opposizione di centrodestra: troppo pochi.

La situazione è, tuttavia, in forte divenire: equilibri sottili e labili su cui regge il prosieguo dell'attuale amministrazione cittadina che, se riuscisse a superare indenne questa ennesima crisi (la seconda in poco più di un anno, ndr) potrebbe portare a compimento il proprio mandato nel 2022.
  • Tommaso Minervini
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