
Covid, oggi il monitoraggio dei dati: poche speranze di arancione per la Puglia
L'incidenza ogni 100mila abitanti resta superiore alla soglia di 250
Molfetta - venerdì 9 aprile 2021
Superate le festività pasquali, è tornata in tutta Italia la divisione in colori per le restrizioni legate all'epidemia: fermo restando che per tutto aprile saranno abolite le zone gialle, la giornata di oggi sarà comunque indicativa per capire come si procederà, regione per regione, nella prossima settimana. La riunione della Cabina di regia e il conseguente report settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità porteranno alle nuove ordinanze del ministero della Salute.
Sono 9 le regioni che attualmente sono in zona rossa, tra cui anche la Puglia: secondo gli ultimi dati disponibili, che però è chiaro che dovranno trovare conferma nel monitoraggio dell'Iss, ad avere chance concrete di lasciare la fascia più restrittiva potrebbero essere Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Difficile invece questo passaggio per la nostra regione, nonostante dei numeri in miglioramento proprio negli ultimi giorni.
In Puglia è sempre l'incidenza a tenere col fiato sospeso visto si è oltre la quota dei 250 positivi ogni 100mila abitanti che sancisce la zona rossa obbligatoria. I casi attualmente positivi sul territorio regionale sono 50.755, di cui il 4.5% dei quali è ricoverato in ospedale (2.276) mentre il 95.5% (48.479 persone) è in isolamento domiciliare. 253 i posti occupati nei reparti di terapia intensiva delle strutture pugliesi. Gli ultimi giorni hanno sancito un primo calo della curva dei contagi ma forse non sarà sufficiente questa frenata per la promozione in arancione.
Attualmente in arancione sono Veneto, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Liguria, Sicilia e le Province autonome di Trento e Bolzano: dovrebbero rimanere tali anche se la certezza ci sarà soltanto con i dati aggiornati.
Sono 9 le regioni che attualmente sono in zona rossa, tra cui anche la Puglia: secondo gli ultimi dati disponibili, che però è chiaro che dovranno trovare conferma nel monitoraggio dell'Iss, ad avere chance concrete di lasciare la fascia più restrittiva potrebbero essere Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Difficile invece questo passaggio per la nostra regione, nonostante dei numeri in miglioramento proprio negli ultimi giorni.
In Puglia è sempre l'incidenza a tenere col fiato sospeso visto si è oltre la quota dei 250 positivi ogni 100mila abitanti che sancisce la zona rossa obbligatoria. I casi attualmente positivi sul territorio regionale sono 50.755, di cui il 4.5% dei quali è ricoverato in ospedale (2.276) mentre il 95.5% (48.479 persone) è in isolamento domiciliare. 253 i posti occupati nei reparti di terapia intensiva delle strutture pugliesi. Gli ultimi giorni hanno sancito un primo calo della curva dei contagi ma forse non sarà sufficiente questa frenata per la promozione in arancione.
Attualmente in arancione sono Veneto, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Liguria, Sicilia e le Province autonome di Trento e Bolzano: dovrebbero rimanere tali anche se la certezza ci sarà soltanto con i dati aggiornati.