
Covid, Mancini scrive al sindaco: «Affrontiamo così l'emergenza a Molfetta»
Il consigliere, già fondatore del Ser e coordinatore per la visita del Papa, protocolla una nota
Molfetta - sabato 31 ottobre 2020
7.57
Pasquale Mancini, consigliere comunale del gruppo "Noi - Nuove Officine delle Idee" le definisce indicazioni: si tratta di idee ed iniziative che il già fondatore del SerMolfetta oltre che coordinatore delle attività legate alla storica visita di Papa Francesco quando era anche assessore alla Protezione Civile e alla Sicurezza, ha messo nero su bianco in una missiva indirizzata al sindaco e protocollata ieri.
L'obiettivo uno solo: la sicurezza della salute di tutti.
"La modalità utilizzata è resa necessaria dal fatto che i consigli vengono forse ascoltati ma tradotti con approssimazione e lentezza, e che c'è scarsa capacità predittiva come dimostra il fatto che - a poche ore dal 2 novembre - altri Comuni si sono attrezzati per il controllo temperatura all'accesso (come già fanno per piazze e altri luoghi comuni) e da noi non se ne parla nemmeno.
Siamo fatalisti.
Piangeremo dopo", è l'incipit della missiva.
Per non doverlo fare e non limitarci ad attendere lockdown imposti chiedo:
1) Sanificazione periodica e costante degli spazi pubblici maggiormente utilizzati (panchine, piazze, scalinate ecc);
2) Riorganizzazione modalità e spazi mercato settimanale (questi già parlano del mercatino di San Nicola) e degli accessi agli ipermercati;
3) Fornitura guanti monouso e materiale per disinfezione alle piazze mercatali;
4) Variazione "tempi della Città" per evitare assembramenti;
5) Intensificazione controlli utilizzo mascherine e distanze in strada, comprese le panchine del centro, su cui andrebbero apposti distanziatori o segnali, per evitare di tornare a vietarne l'utilizzo;
6) Attività di sostegno economico per computer e connessioni DAD famiglie a basso reddito (personalmente attiverò con gli amici di CONCRETUS una raccolta spontanea in tal senso);
7) Screening Covid di massa famiglie meno abbienti e categorie a rischio;
8 ) Ripristino servizio consegna spesa, ricette e farmaci per categorie più fisicamente deboli;
9) Ripristino servizio ascolto psicologico per categorie mentalmente più deboli;
10) Attivazione numero dedicato per informazioni 24 ore su 24 (formazione, competenza, domeniche incluse);
11) Tracciamento a mezzo call center o convenzioni della mappatura dei contatti (come noto abbiamo già ottenuto la disponibilità di una importante società di call center cittadina)", continua con un elenco puntuale.
Tuttavia le idee di Mancini non si fermano qui.
"In contemporanea, vista la destinazione a ospedale COVID del nosocomio di Terlizzi e in buona sostanza anche di quello di Bisceglie (se ci becca un coccolone o dobbiamo subire un intervento che vi sia certezza di ricovero in sicurezza) lottiamo per il ripotenziamento del nostro ospedale, dove andrebbero riaperte le sale operatorie e ripristinati servizi eliminati dal piano di riordino ospedaliero ormai fortemente condizionato dall'emergenza contagio; sollecitiamo l'attivazione del punto COVID drive test trasportato già lunedì scorso e non ancora operativo e adoperiamoci in anticipo e senza dover inseguire l'urgenza per dotarlo di una tettoia per i giorni (abbastanza prevedibili) di pioggia".
"Mi auguro che queste mie indicazioni e le modalità che adopero non siano viste come una presa di distanze dall'Amministrazione che guidi ma se pur così dovesse essere, la mia posizione politica è cosa assolutamente irrilevante rispetto alla sicurezza e alla salute dei cittadini, cui questa presa di posizione è dedicata", è la chiosa finale.
Saluti e buon lavoro
L'obiettivo uno solo: la sicurezza della salute di tutti.
"La modalità utilizzata è resa necessaria dal fatto che i consigli vengono forse ascoltati ma tradotti con approssimazione e lentezza, e che c'è scarsa capacità predittiva come dimostra il fatto che - a poche ore dal 2 novembre - altri Comuni si sono attrezzati per il controllo temperatura all'accesso (come già fanno per piazze e altri luoghi comuni) e da noi non se ne parla nemmeno.
Siamo fatalisti.
Piangeremo dopo", è l'incipit della missiva.
Per non doverlo fare e non limitarci ad attendere lockdown imposti chiedo:
1) Sanificazione periodica e costante degli spazi pubblici maggiormente utilizzati (panchine, piazze, scalinate ecc);
2) Riorganizzazione modalità e spazi mercato settimanale (questi già parlano del mercatino di San Nicola) e degli accessi agli ipermercati;
3) Fornitura guanti monouso e materiale per disinfezione alle piazze mercatali;
4) Variazione "tempi della Città" per evitare assembramenti;
5) Intensificazione controlli utilizzo mascherine e distanze in strada, comprese le panchine del centro, su cui andrebbero apposti distanziatori o segnali, per evitare di tornare a vietarne l'utilizzo;
6) Attività di sostegno economico per computer e connessioni DAD famiglie a basso reddito (personalmente attiverò con gli amici di CONCRETUS una raccolta spontanea in tal senso);
7) Screening Covid di massa famiglie meno abbienti e categorie a rischio;
8 ) Ripristino servizio consegna spesa, ricette e farmaci per categorie più fisicamente deboli;
9) Ripristino servizio ascolto psicologico per categorie mentalmente più deboli;
10) Attivazione numero dedicato per informazioni 24 ore su 24 (formazione, competenza, domeniche incluse);
11) Tracciamento a mezzo call center o convenzioni della mappatura dei contatti (come noto abbiamo già ottenuto la disponibilità di una importante società di call center cittadina)", continua con un elenco puntuale.
Tuttavia le idee di Mancini non si fermano qui.
"In contemporanea, vista la destinazione a ospedale COVID del nosocomio di Terlizzi e in buona sostanza anche di quello di Bisceglie (se ci becca un coccolone o dobbiamo subire un intervento che vi sia certezza di ricovero in sicurezza) lottiamo per il ripotenziamento del nostro ospedale, dove andrebbero riaperte le sale operatorie e ripristinati servizi eliminati dal piano di riordino ospedaliero ormai fortemente condizionato dall'emergenza contagio; sollecitiamo l'attivazione del punto COVID drive test trasportato già lunedì scorso e non ancora operativo e adoperiamoci in anticipo e senza dover inseguire l'urgenza per dotarlo di una tettoia per i giorni (abbastanza prevedibili) di pioggia".
"Mi auguro che queste mie indicazioni e le modalità che adopero non siano viste come una presa di distanze dall'Amministrazione che guidi ma se pur così dovesse essere, la mia posizione politica è cosa assolutamente irrilevante rispetto alla sicurezza e alla salute dei cittadini, cui questa presa di posizione è dedicata", è la chiosa finale.
Saluti e buon lavoro