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Covid, la Puglia scende sotto la soglia critica per ricoveri e terapie intensive
Si allenta giorno dopo giorno la pressione sulle strutture ospedaliere
Molfetta - mercoledì 12 maggio 2021
7.13
Era da inizio marzo che la Puglia non faceva registrare un tasso di occupazione dei posti letto Covid inferiore alla soglia critica sia per quanto riguarda i ricoveri ordinari sia per le terapie intensive.
Da due settimane ormai i bollettini giornalieri fanno registrare più guariti che nuovi contagi, infatti i casi attualmente positivi in Puglia sono 42.682, il 3.6% dei quali è ricoverato in ospedale (1.542) mentre il 96.4% (41.140 persone) è in isolamento domiciliare. 172 i posti occupati nei reparti di terapia intensiva delle strutture pugliesi.
La percentuale di posti occupati sulle strutture ospedaliere è del 36% per i ricoveri non critici e del 29% per le terapie intensive. Soltanto venti giorni fa questi dati erano nettamente più preoccupanti: al 20 aprile, infatti, era occupato il 50% dei posti letto ordinari e il 49% degli slot in rianimazione, mentre le persone alle prese con il virus erano più di 50mila.
A livello regionale, in questo momento, superano la soglia del 30% per le terapie intensive la Lombardia al 32% (-2%), come anche la Toscana al 32%. Al 30%, invece, la Valle d'Aosta. Tutte le altre regioni e province autonome non raggiungono la soglia del 30% per le terapie intensive.
La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.
Da due settimane ormai i bollettini giornalieri fanno registrare più guariti che nuovi contagi, infatti i casi attualmente positivi in Puglia sono 42.682, il 3.6% dei quali è ricoverato in ospedale (1.542) mentre il 96.4% (41.140 persone) è in isolamento domiciliare. 172 i posti occupati nei reparti di terapia intensiva delle strutture pugliesi.
La percentuale di posti occupati sulle strutture ospedaliere è del 36% per i ricoveri non critici e del 29% per le terapie intensive. Soltanto venti giorni fa questi dati erano nettamente più preoccupanti: al 20 aprile, infatti, era occupato il 50% dei posti letto ordinari e il 49% degli slot in rianimazione, mentre le persone alle prese con il virus erano più di 50mila.
A livello regionale, in questo momento, superano la soglia del 30% per le terapie intensive la Lombardia al 32% (-2%), come anche la Toscana al 32%. Al 30%, invece, la Valle d'Aosta. Tutte le altre regioni e province autonome non raggiungono la soglia del 30% per le terapie intensive.
La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.