
Covid, decisione a sorpresa: la Puglia resta in zona bianca
Ieri sera l'ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza
Molfetta - sabato 15 gennaio 2022
10.13
Sembrava praticamente certo il passaggio in giallo invece è arrivato il dietrofront in extremis del Governo: la Puglia resta in zona bianca per un'altra settimana.
Lo ha stabilito con una nuova ordinanza il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nella serata di venerdì 14 gennaio, a seguito i flussi dei dati giunti attraverso il monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità e dello stesso dicastero.
Il cambio dal giallo al bianco è avvenuto in Campania, mentre la Valle d'Aosta è passata dal giallo all'arancione. Salve dal cambio di colore la Puglia e la Sicilia, che tuttavia hanno dati in crescita alle voci "ricoveri" e "posti occupati in terapia intensiva" e potrebbero unirsi ad altre regioni dopo il picco di contagi previsto per la settimana prossima.
I dati pugliesi raccontano infatti di una occupazione delle terapie intensive all'11%, con saturazione dei reparti ordinari, relativa ai posti letto occupati da pazienti Covid, che ha raggiunto il 18%. Il tasso di positività ogni 100mila residenti è invece di 440,06 positivi. Tutti numeri e percentuali che non possono pertanto lasciare sereni.
Lo ha stabilito con una nuova ordinanza il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nella serata di venerdì 14 gennaio, a seguito i flussi dei dati giunti attraverso il monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità e dello stesso dicastero.
Il cambio dal giallo al bianco è avvenuto in Campania, mentre la Valle d'Aosta è passata dal giallo all'arancione. Salve dal cambio di colore la Puglia e la Sicilia, che tuttavia hanno dati in crescita alle voci "ricoveri" e "posti occupati in terapia intensiva" e potrebbero unirsi ad altre regioni dopo il picco di contagi previsto per la settimana prossima.
I dati pugliesi raccontano infatti di una occupazione delle terapie intensive all'11%, con saturazione dei reparti ordinari, relativa ai posti letto occupati da pazienti Covid, che ha raggiunto il 18%. Il tasso di positività ogni 100mila residenti è invece di 440,06 positivi. Tutti numeri e percentuali che non possono pertanto lasciare sereni.