Bepi Maralfa
Bepi Maralfa
Politica

Bepi Maralfa: «In corso una propaganda di manipolazione da parte di Minervini»

Il commento dell'avvocato rispetto all'ultima fase della campagna elettorale

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato a firma di Bepi Maralfa, avvocato e sostenitore della lista "Molfetta Libera" in favore del candidato sindaco Lillino Drago:

"Abbraccio Pasquale Drago perché è onesto e preparato. Scantono i tentativi della amministrazione tentacolare di tenere le mani sulla città. Minervini toglici le mani di dosso. E non abusare della credulità popolare. Ecco un decalogo di lotta alle lobby" scrive Maralfa. A seguire, le sue parole.

1) "Minervini sta compiendo l'estremo tentativo di ingannare il Popolo molfettese, abusando della credulità popolare. E con lui i suoi seguaci. Doveva dimettersi nel giugno 2021, dopo gli arresti dei suoi uomini ma non lo ha fatto ed è rimasto al potere per nascondere la cenere sotto i tappeti (che Pasquale Drago scoprirà). Oggi, invece di parlare di povertà, di disabilità, di aiuti alle fasce deboli, di verde pubblico, di bambini, parchi ed asili, di spiagge (tutte cose che non ha fatto) afferma che se vince Drago, Molfetta avrà un commissario. È vero: il commissario prefettizio a Molfetta verrà ma per chiedere a lui, se sarà per la terza volta sindaco di Molfetta, come mai ancora non ci ha dato conto di che fine abbiano fatto i soldi che abbiamo pagato per 5 anni, con i nostri sacrifici, per la pulizia della Città, le strade, i parchi, gli asili, gli aiuti alle fasce deboli.

2) Minervini, dopo gli arresti del giugno 2021, aveva l'obbligo di nominare un avvocato ai molfettesi (lo impone la legge) per difenderli contro i corrotti e proteggere i loro risparmi. Ma non lo ha fatto perché sarebbe stato come nominare un avvocato contro sé stesso: lui, per quelle indagini, è indagato per tre gravissime ipotesi di reato, si tratta di reati contro la pubblica amministrazione e cioè contro i cittadini di Molfetta. Ecco perché ha nominato l'avvocato difensore per lui ma non ha fatto nulla per nominarlo a favore dei cittadini molfettesi. E di questo, se vince le elezioni, dovrà rispondere in tutte le sedi perché è una gravissima omissione. Il Prefetto gli chiederà conto.

3) Minervini è stato l'unico candidato sindaco che ha avuto meno voti delle sue liste. Ciò significa che se vince lui, sarà sotto eterno ricatto dei suoi stessi consiglieri comunali che potranno chiedergli tutto e lui, per evitare di affogare, sarà costretto a concedere tutto. Abbiamo prova lampante di questo: qualche tempo fa, è stato sfiduciato dal consiglio comunale e si è salvato solo grazie a due consiglieri di opposizione saltati sul carro della maggioranza. Solo questo ha consentito a Minervini di rimanere in carica sino all'ultimo giorno di campagna elettorale (quindi ancora oggi) gestendo la leva del potere ad uso personale. Ma ciò non ha evitato che Drago andasse al ballottaggio.

4) Riguardo al ballottaggio. Minervini ha sempre provato a schiacciare il pensiero dei molfettesi dichiarando urbi et orbi che avrebbe vinto al primo turno. I cittadini intelligenti gli hanno replicato che non era vero e hanno avuto ragione. Ha mentito. E mente ancora. Sostiene che solo lui ha la maggioranza. Sapete cosa vuol dire questo? Che se vince lui il Comune diventa "fatto nostro" e nessuno potrà osare parlare. Una dittatura amministrativa che non consentirà ad un soggetto diversamente abile di chiedere uno stallo per la propria vettura se non a titolo di favore. I diritti sacrosanti delle persone, come negli ultimi 5 anni, saranno fatti passare per favori quando invece sono diritti tutelati dalla Costituzione. Minervini distruggerà ancora la Costituzione e con essa i nostri diritti perché, come ha fatto per 5 anni, sarà il capo di un governo oligarchico di una maggioranza blindata alla quale nessuno potrà mai avvicinarsi. Una fortezza militare e antidemocratica.

5) Il dott. Pasquale Drago con i propri sostenitori ha già messo in crisi questo "sistema" con la sua umiltà e la sua disponibilità al dialogo aperto. Drago, assieme a noi ed ai consiglieri comunali eletti rappresenta l'unico antidoto per frenare l'emorragia di denaro pubblico e per tutelare i molfettesi, facendo buon governo dei fondi pubblici e destinandoli ai bisogni della gente e non agli sfizi di pochi.

6) Minervini sa bene che se Drago entra al Comune potrà proteggere i cittadini e spiegare loro, assieme a noi, cosa questa amministrazione comunale ha realmente combinato, e come rimettere in piedi una città devastata dal malaffare, dalle lobby e dalla corruzione.

7) La questione dell'anatra zoppa e della maggioranza in consiglio comunale non meritano rispetto perché sono due argomenti messi in campo da chi ha il terrore di dover togliere le mani dalla Città di Molfetta ma soprattutto dai cittadini e dai loro soldi. I consiglieri comunali eletti non faranno mai cadere Drago perché altrimenti risponderebbero di un gravissimo danno alla Comunità e verrebbero bastonati dai loro stessi elettori che hanno creduto in loro. Non date retta alle cavolate atomiche perché Drago sarà il sindaco di tutti e convincerà anche chi ora gli è contrario. Tutti abbiamo a cuore Molfetta e nessuno la ferirà ancora. Minervini non permetterti di stracciare i nostri sacrifici e rendi conto alle Autorità di che fine hanno fatto i nostri soldi. Dopodiché vattene via per sempre. Lasciaci in pace.

9) L'odio di cui parli è la nostra legittima ribellione, la protesta dei poveri, dei delusi, di chi non intende subire più sopraffazioni, e l'odio lo hai manifestato tu quando non sei andato via dalla casa Comunale pur a fronte di gravissime scoperte. Sappiamo la verità e vogliamo risorgere.

10) Non abbiamo paura di nulla e nessuno".
  • Politica
Altri contenuti a tema
Antonio Decaro all’inaugurazione del comitato di Felice Spaccavento a Molfetta Antonio Decaro all’inaugurazione del comitato di Felice Spaccavento a Molfetta Tanti i temi trattati nel discorso in piazza dalla caduta dell’ammistrazione alle politiche sanitarie regionali
Armando Gradone, il prefetto del dialogo chiamato a guidare Molfetta Armando Gradone, il prefetto del dialogo chiamato a guidare Molfetta Nato nel 1958, laureato in Scienze Politiche ha intrapreso la carriera prefettizia nel 1985
22 Il presidente del Consiglio comunale Robert Amato saluta la città: «Molfetta ha bisogno di aria nuova» Il presidente del Consiglio comunale Robert Amato saluta la città: «Molfetta ha bisogno di aria nuova» Le sue riflessioni dopo le dimissioni: «Scelta difficile ma necessaria per il bene dei molfettesi»
1 Nicola Piergiovanni si congeda come vicesindaco: «È stato un onore» Nicola Piergiovanni si congeda come vicesindaco: «È stato un onore» Le sue parole di fine mandato dopo la caduta dell'amministrazione
La consigliera dimissionaria Crocifero: «Molfetta non poteva restare senza guida» La consigliera dimissionaria Crocifero: «Molfetta non poteva restare senza guida» È stata tra i tre rappresentanti della maggioranza ad abbandonare l’incarico
Logrieco (FdI) sulla caduta dell'amministrazione: «Finalmente è stata staccata la spina» Logrieco (FdI) sulla caduta dell'amministrazione: «Finalmente è stata staccata la spina» Le sue parole: «I cittadini sapranno restituire a Molfetta la dignità perduta»
Inaugurazione del nuovo comitato elettorale di Felice Spaccavento Inaugurazione del nuovo comitato elettorale di Felice Spaccavento Appuntamento previsto domenica 19 ottobre
Cade l'amministrazione comunale a Molfetta: cosa accade ora Cade l'amministrazione comunale a Molfetta: cosa accade ora Nelle prossime ore il Prefetto potrà disporre la sospensione formale del Consiglio
© 2001-2025 MolfettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
MolfettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.