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Calcio
Momento magico per la Molfetta Calcio, le parole di Ennio Cormio
Il presidente commenta anche il record di imbattibilità casalinga
Molfetta - martedì 23 marzo 2021
8.19
E' un momento magico per la Molfetta Calcio.
I risultati nella prima storica serie D dopo decenni di assenza dal calcio che conta lo dicono chiaramente: la programmazione e il lavoro della società guidata da Ennio Cormio stanno dando frutti. E poi il record di imbattibilità casalinga al "Poli": i biancorossi non ci perdono da due anni e lo stadio sta prendendo sempre più le sembianze di un impianto a immagine e somiglianza della squadra di Mister Bartoli e ne avrà ancora in futuro visto che la gestione toccherà proprio alla società per i prossimi cinque anni.
A parlare di tutto questo è il presidente Ennio Cormio.
"Il Poli è sempre stato un fortino anche ai tempi della C2 o ai tempi della Serie D. Comprenderne a fondo le ragioni non è semplice", è l'esordio del patron biancorosso.
"Partiamo dall'atteggiamento della squadra di casa: per tradizione "La Molfetta" non è mai stata una squadra "all'arrembaggio", ma è sempre stata una squadra sorniona che studia l'avversario e poi "cala" la legge del Poli. Inoltre, la grandezza del campo consente di disegnare trame di gioco che su altri campi non è possibile replicare, in quanto più piccoli. Quest'anno non possiamo di certo attribuire questo record al supporto del pubblico, ma l'anno scorso soprattutto nelle partite clou (vedi match con Il Corato ndr) i tifosi hanno rappresentato una parte importante", continua.
"Facendo un tuffo nel passato, ricordo partite quali Molfetta- Cerignola degli anni '90 con 6000 persone al campo fra molfettesi ed ospiti, Molfetta- Chieti con Enrico Chiesa in campo, o i derby con il Bisceglie o con il Trani o la partita con la quale fu inaugurato il manto erboso contro il Bari o contro il Foggia di Zeman...partite giocate sempre a viso aperto e dove solo la legge del "più forte" ha prevalso sul fattore Poli!
Il Poli, infatti, è una filosofia di gioco che tutte le squadre che hanno vestito i colori della Molfetta hanno sposato: è un'alchimia, una magia, un modo di essere! Un fortino che incarna lo spirito della sua Squadra e ci dà una grande spinta…sperando che duri il più allungo possibile!"
Ma a chi attribuire i meriti?
Cormio ha le idee chiarissime: "I giocatori certo, i primi a scendere in campo; alcuni di loro hanno vissuto sin dal principio questa cavalcata (vedi Pinto, Legari e Ventura tra gli altri ndr) e sono tuttora punti di riferimento della squadra in D.
Lo staff tecnico, composto da mister Bartoli, dal suo vice Traversa, dal preparatore dei portieri Musacco, dal preparatore Annoscia, dal DS Frascati" afferma prima di menzionare il lavoro svolto da "Bufi, d'Alesio, De Gennaro, e supportata quest'anno anche dal lavoro dei dirigenti Camicia (DG), Lafronza e mister Leali".
I risultati nella prima storica serie D dopo decenni di assenza dal calcio che conta lo dicono chiaramente: la programmazione e il lavoro della società guidata da Ennio Cormio stanno dando frutti. E poi il record di imbattibilità casalinga al "Poli": i biancorossi non ci perdono da due anni e lo stadio sta prendendo sempre più le sembianze di un impianto a immagine e somiglianza della squadra di Mister Bartoli e ne avrà ancora in futuro visto che la gestione toccherà proprio alla società per i prossimi cinque anni.
A parlare di tutto questo è il presidente Ennio Cormio.
"Il Poli è sempre stato un fortino anche ai tempi della C2 o ai tempi della Serie D. Comprenderne a fondo le ragioni non è semplice", è l'esordio del patron biancorosso.
"Partiamo dall'atteggiamento della squadra di casa: per tradizione "La Molfetta" non è mai stata una squadra "all'arrembaggio", ma è sempre stata una squadra sorniona che studia l'avversario e poi "cala" la legge del Poli. Inoltre, la grandezza del campo consente di disegnare trame di gioco che su altri campi non è possibile replicare, in quanto più piccoli. Quest'anno non possiamo di certo attribuire questo record al supporto del pubblico, ma l'anno scorso soprattutto nelle partite clou (vedi match con Il Corato ndr) i tifosi hanno rappresentato una parte importante", continua.
"Facendo un tuffo nel passato, ricordo partite quali Molfetta- Cerignola degli anni '90 con 6000 persone al campo fra molfettesi ed ospiti, Molfetta- Chieti con Enrico Chiesa in campo, o i derby con il Bisceglie o con il Trani o la partita con la quale fu inaugurato il manto erboso contro il Bari o contro il Foggia di Zeman...partite giocate sempre a viso aperto e dove solo la legge del "più forte" ha prevalso sul fattore Poli!
Il Poli, infatti, è una filosofia di gioco che tutte le squadre che hanno vestito i colori della Molfetta hanno sposato: è un'alchimia, una magia, un modo di essere! Un fortino che incarna lo spirito della sua Squadra e ci dà una grande spinta…sperando che duri il più allungo possibile!"
Ma a chi attribuire i meriti?
Cormio ha le idee chiarissime: "I giocatori certo, i primi a scendere in campo; alcuni di loro hanno vissuto sin dal principio questa cavalcata (vedi Pinto, Legari e Ventura tra gli altri ndr) e sono tuttora punti di riferimento della squadra in D.
Lo staff tecnico, composto da mister Bartoli, dal suo vice Traversa, dal preparatore dei portieri Musacco, dal preparatore Annoscia, dal DS Frascati" afferma prima di menzionare il lavoro svolto da "Bufi, d'Alesio, De Gennaro, e supportata quest'anno anche dal lavoro dei dirigenti Camicia (DG), Lafronza e mister Leali".