
Calcio
Molfetta Calcio, parla il dg Camicia: «Possiamo dire la nostra contro chiunque»
Le riflessioni del dirigente tra presente e futuro
Molfetta - venerdì 28 ottobre 2022
9.59
Il direttore generale della Molfetta Calcio, Beppe Camicia, ha fatto il punto tra presente e prossimo futuro alla luce della prima vittoria ottenuta in questa Serie D nel derby contro il Bitonto di domenica scorsa. Il dirigente biancorosso si è concesso in un'intervista a NotiziarioCalcio.com.
«L'obiettivo manifestato era quello di riuscire a piazzarci tra le prime cinque: eravamo e siamo consapevoli delle difficoltà, il campionato è molto livellato, ci sono stati grandi investimenti, società che hanno speso molto più di noi. Cosa non ha funzionato? Penso che ci sia stata un po' di sfortuna, oltre a poca attenzione nelle prime partite; la squadra nelle prime 8 gare è sempre stata competitiva, solo a Barletta abbiamo meritato di perdere, ci sono mancati i risultati ma non le prestazioni».
Sul girone: «Inizialmente pensavo che ci fossero 2-3 squadre avanti a tutte, ma in questo momento ritengo che regni l'equilibrio: c'è un gruppo di 10-12 squadre che possono competere per il primato. Ci sono diverse sorprese, Fasano su tutte, e si fa fatica oggi a comprendere chi possa vincere e chi possa retrocedere. Una mia favorita? Non ce l'ho. Mi piacerebbe che il campionato possa vincerlo chi lo sta meritando, ad oggi è il Fasano, ma c'è da capire cosa succederà a dicembre: chi ha la forza di poter ancora investire, credo sarà avvantaggiato rispetto alle altre».
Infine, una riflessione sulla trasferta del prossimo turno contro la Cavese: «Mi aspetto una gara complicata come tutte le altre. Andremo lì forti della prima vittoria casalinga e venderemo cara la pelle: rispettiamo il blasone dei metelliani, però vogliamo dire la nostra e provare a portare a casa i tre punti».
«L'obiettivo manifestato era quello di riuscire a piazzarci tra le prime cinque: eravamo e siamo consapevoli delle difficoltà, il campionato è molto livellato, ci sono stati grandi investimenti, società che hanno speso molto più di noi. Cosa non ha funzionato? Penso che ci sia stata un po' di sfortuna, oltre a poca attenzione nelle prime partite; la squadra nelle prime 8 gare è sempre stata competitiva, solo a Barletta abbiamo meritato di perdere, ci sono mancati i risultati ma non le prestazioni».
Sul girone: «Inizialmente pensavo che ci fossero 2-3 squadre avanti a tutte, ma in questo momento ritengo che regni l'equilibrio: c'è un gruppo di 10-12 squadre che possono competere per il primato. Ci sono diverse sorprese, Fasano su tutte, e si fa fatica oggi a comprendere chi possa vincere e chi possa retrocedere. Una mia favorita? Non ce l'ho. Mi piacerebbe che il campionato possa vincerlo chi lo sta meritando, ad oggi è il Fasano, ma c'è da capire cosa succederà a dicembre: chi ha la forza di poter ancora investire, credo sarà avvantaggiato rispetto alle altre».
Infine, una riflessione sulla trasferta del prossimo turno contro la Cavese: «Mi aspetto una gara complicata come tutte le altre. Andremo lì forti della prima vittoria casalinga e venderemo cara la pelle: rispettiamo il blasone dei metelliani, però vogliamo dire la nostra e provare a portare a casa i tre punti».