
Un nuovo luogo di cultura a Molfetta: inaugurato l'Archivio Finocchiaro
Ieri la cerimonia su Corso Dante Alighieri
Molfetta - sabato 4 settembre 2021
12.02
Molfetta può vantare da ieri un nuovo importante contenitore culturale: l'Archivio Finocchiaro, inaugurato nel corso di una cerimonia che si è tenuta su Corso Dante Alighieri.
Durante l'evento sono stati premiati, tra gli altri, diversi studenti molfettesi nell'ambito delle "Borse di studio Finocchiaro" volute dall'omonima associazione dedicata al politico molfettese, esponente del Partito Socialista Italiano, che, dal 1975 al 1983, fu sindaco della città e, dal 1970 al 1971, fu presidente del consiglio regionale ed ebbe un ruolo chiave nella stesura dello statuto regionale pugliese. Deputato nella IV Legislatura (1963-1968), fu anche presidente della Rai, dal 1975 al 1977.
Gli studenti del Liceo Classico "Leonardo da Vinci" premiati sono stati Gabriella de Trizio, ex III A, Eliana Minervini, Gianluca Sgobba ed Anna Gaia de Palma, della ex III B, con un lavoro di gruppo, Anna Maria Turturro della ex III C e infine Gianluca Palombella, della 5ª B del Liceo Scientifico "Albert Einstein". Il presidente della commissione valutatrice, il prof. Angelantonio Spagnoletta, ha parlato della validità dei loro lavori sul tema: "La battaglia per il primo Statuto della Regione Puglia da parte di Beniamino Finocchiaro, alla luce della storia delle autonomie locali e del regionalismo in Italia".
Grande soddisfazione della Dirigente scolastica, la dott.ssa Giuseppina Bassi, presente alla cerimonia. A premiare gli studenti è stato il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, insieme al dott. Arturo Finocchiaro e i membri della commissione valutatrice del bando che era riservato a ragazzi iscritti alle scuole superiori e all'Università. All'inaugurazione ha partecipato anche Claudio Martelli, ex ministro socialista di "Grazia e Giustizia".
Prima della sua scomparsa nel 2003, Beniamino Finocchiaro espresso la volontà di destinare quel vasto archivio di documenti, libri, fotografie e tanto altro alla promozione di attività culturali e di impegno civico, seguendo il modello di un altro grande politico e intellettuale molfettese, Gaetano Salvemini. Ecco dunque la scelta di mettere quel vasto materiale a disposizione di tutti, specialmente dei giovani. Nasce per creare uno spazio dedicato allo studio e alla ricerca, un presidio di cultura e memoria che potrà anche essere destinato a ospitare riunioni e conferenze.
Durante l'evento sono stati premiati, tra gli altri, diversi studenti molfettesi nell'ambito delle "Borse di studio Finocchiaro" volute dall'omonima associazione dedicata al politico molfettese, esponente del Partito Socialista Italiano, che, dal 1975 al 1983, fu sindaco della città e, dal 1970 al 1971, fu presidente del consiglio regionale ed ebbe un ruolo chiave nella stesura dello statuto regionale pugliese. Deputato nella IV Legislatura (1963-1968), fu anche presidente della Rai, dal 1975 al 1977.
Gli studenti del Liceo Classico "Leonardo da Vinci" premiati sono stati Gabriella de Trizio, ex III A, Eliana Minervini, Gianluca Sgobba ed Anna Gaia de Palma, della ex III B, con un lavoro di gruppo, Anna Maria Turturro della ex III C e infine Gianluca Palombella, della 5ª B del Liceo Scientifico "Albert Einstein". Il presidente della commissione valutatrice, il prof. Angelantonio Spagnoletta, ha parlato della validità dei loro lavori sul tema: "La battaglia per il primo Statuto della Regione Puglia da parte di Beniamino Finocchiaro, alla luce della storia delle autonomie locali e del regionalismo in Italia".
Grande soddisfazione della Dirigente scolastica, la dott.ssa Giuseppina Bassi, presente alla cerimonia. A premiare gli studenti è stato il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, insieme al dott. Arturo Finocchiaro e i membri della commissione valutatrice del bando che era riservato a ragazzi iscritti alle scuole superiori e all'Università. All'inaugurazione ha partecipato anche Claudio Martelli, ex ministro socialista di "Grazia e Giustizia".
Prima della sua scomparsa nel 2003, Beniamino Finocchiaro espresso la volontà di destinare quel vasto archivio di documenti, libri, fotografie e tanto altro alla promozione di attività culturali e di impegno civico, seguendo il modello di un altro grande politico e intellettuale molfettese, Gaetano Salvemini. Ecco dunque la scelta di mettere quel vasto materiale a disposizione di tutti, specialmente dei giovani. Nasce per creare uno spazio dedicato allo studio e alla ricerca, un presidio di cultura e memoria che potrà anche essere destinato a ospitare riunioni e conferenze.