
Strage di Capaci, una targa commemorativa in via Giovanni Falcone a Molfetta
L’iniziativa dell’Associazione culturale Symposium a 29 anni da quel triste giorno
Molfetta - domenica 23 maggio 2021
18.23
Nella mattinata odierna si è tenuta la commemorazione della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992, in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e i tre agenti della loro scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
L'associazione culturale Symposium, insieme alla Consulta femminile, all'associazione Eirène, alla Società operaia di mutuo soccorso e agli Eredi della Storia - A.N.M.I.G, ha deposto una corona d'alloro presso la targa di via Giovanni Falcone, all'angolo via Terlizzi. In seguito, è stata scoperta una targa realizzata proprio da Symposium e dedicata al ricordo di Falcone e Borsellino, simboli della lotta all'illegalità. Hanno partecipato alla cerimonia, nel rispetto delle regole anti-Covid, anche il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, il Consigliere regionale Saverio Tammacco e don Raffaele Tatulli, vicario generale della Diocesi, oltre ad alcuni rappresentanti delle realtà locali coinvolte.
Nel corso dell'evento è stata letta la lettera scritta da Giovanni Falcone in data 11/2/83 e inviata alla signora Gheraldina Piazza, nipote del giudice Terranova, in risposta a una lettera inviatagli all'indomani dell'omicidio del prefetto Dalla Chiesa. «Noi giovani abbiamo il dovere di promuovere valori positivi - ha affermato Moustapha Danfa, presidente di Symposium - e la legalità è tra quelli più importanti per il bene del nostro futuro e della nostra società».
«Avere memoria è importante - ha dichiarato Minervini - perché la battaglia nel nome della legalità è sempre viva. Vi ringrazio per aver lasciato questo segno nella nostra città e mi auguro che questa targa in via Falcone possa rappresentare un richiamo per chiunque passerà di qui, non solo nel giorno della ricorrenza. Dobbiamo sempre fare appello alle istituzioni per vivere in maniera serena nella nostra comunità e questa giornata ce lo ricorda in maniera molto forte».
Una riflessione poi anche da parte di Tammacco: «Mai come in questo momento storico, con una crisi sanitaria in corso, dobbiamo restare uniti rispetto alle esigenze dei giovani e del territorio. Non dimentichiamoci che la pandemia ha innescato una lunga serie di problematiche a livello economico, sociale e culturale. La legalità è l'unico mezzo che abbiamo per uscire nel migliore dei modi da un momento non semplice e per questo dobbiamo ricordare chi per la legalità ha lottato e ha addirittura perso la vita».
L'associazione culturale Symposium, insieme alla Consulta femminile, all'associazione Eirène, alla Società operaia di mutuo soccorso e agli Eredi della Storia - A.N.M.I.G, ha deposto una corona d'alloro presso la targa di via Giovanni Falcone, all'angolo via Terlizzi. In seguito, è stata scoperta una targa realizzata proprio da Symposium e dedicata al ricordo di Falcone e Borsellino, simboli della lotta all'illegalità. Hanno partecipato alla cerimonia, nel rispetto delle regole anti-Covid, anche il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, il Consigliere regionale Saverio Tammacco e don Raffaele Tatulli, vicario generale della Diocesi, oltre ad alcuni rappresentanti delle realtà locali coinvolte.
Nel corso dell'evento è stata letta la lettera scritta da Giovanni Falcone in data 11/2/83 e inviata alla signora Gheraldina Piazza, nipote del giudice Terranova, in risposta a una lettera inviatagli all'indomani dell'omicidio del prefetto Dalla Chiesa. «Noi giovani abbiamo il dovere di promuovere valori positivi - ha affermato Moustapha Danfa, presidente di Symposium - e la legalità è tra quelli più importanti per il bene del nostro futuro e della nostra società».
«Avere memoria è importante - ha dichiarato Minervini - perché la battaglia nel nome della legalità è sempre viva. Vi ringrazio per aver lasciato questo segno nella nostra città e mi auguro che questa targa in via Falcone possa rappresentare un richiamo per chiunque passerà di qui, non solo nel giorno della ricorrenza. Dobbiamo sempre fare appello alle istituzioni per vivere in maniera serena nella nostra comunità e questa giornata ce lo ricorda in maniera molto forte».
Una riflessione poi anche da parte di Tammacco: «Mai come in questo momento storico, con una crisi sanitaria in corso, dobbiamo restare uniti rispetto alle esigenze dei giovani e del territorio. Non dimentichiamoci che la pandemia ha innescato una lunga serie di problematiche a livello economico, sociale e culturale. La legalità è l'unico mezzo che abbiamo per uscire nel migliore dei modi da un momento non semplice e per questo dobbiamo ricordare chi per la legalità ha lottato e ha addirittura perso la vita».