
Realizzava visiere con stampante 3D: studente di Molfetta nominato alfiere della Repubblica
I complimenti del Sindaco al team di lavoro che ha realizzato il progetto
Molfetta - venerdì 17 dicembre 2021
Eroi silenziosi nell'emergenza. Mattarella nomina Alfiere della Repubblica, Giuseppe Cassano, studente del Ferraris, tra Molfetta e coloro che hanno fatto parte di un team di lavoro, per realizzare un progetto finalizzato alla realizzazione dei dispositivi di protezione con le stampanti 3D in piena pandemia.
«E' motivo di orgoglio accogliere una attestazione così importante per un giovane della nostra comunità, uno studente dell'Itis Ferraris, istituto di istruzione superiore della nostra città. Questa notizia – commenta il Sindaco, Tommaso Minervini - ci offre l'opportunità per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, anche economicamente, alla realizzazione dei dispositivi di protezione in un momento in cui erano introvabili. Il giovane Giuseppe è il simbolo di tutti».
Come si ricorderà, a fine febbraio del 2020, a seguito dell'esplosione della pandemia, in molti hanno provato a creare una rete di persone e aziende per la solidarietà e l'emergenza. Nel caso del progetto che ha portato poi al riconoscimento per il giovane Alfiere, ad innescare la scintilla fu la richiesta di un medico dell'Ospedale di Bisceglie che chiedeva dove potesse trovare le visiere protettive\. All'inizio lo Studio Samarelli cominciò la sua traversata in solitaria, poi, in seguito all'aumento esponenziale delle richieste, fu lanciata una raccolta fondi con il sostegno dell'Associazione Sailors, e il sostegno di alcune aziende. Risultato dal 28 febbraio 2020 al 30 aprile 2020 sono state donate 2200 visiere a diversi ospedali e enti.
C'era chi stampava i supporti, chi trasportava i supporti al centro di raccolta per essere assemblati con le visiere tagliate dalle varie aziende, chi cuciva gli elastici per i supporti, chi portava i cartoni delle visiere in giro per la Puglia. Una vera rete di solidarietà. Da Foggia a Taranto sono arrivate le visiere in tutti gli ospedali, sezioni di volontari, che ne hanno fatto richiesta tramite il passaparola. Croce rossa, pronto soccorsi, supermercati, per fare un esempio il San Paolo, il di Venere, Ospedali Riuniti di Foggia, moltissime al centro regionale medici di base, Rsa, negli ospedali di Molfetta e Bisceglie.
«Questo – conclude il Primo cittadino - è uno dei tanti esempi positivi e solidali che si sono registrati a Molfetta nel periodo della pandemia. Se il Covid ha segnato difficoltà enormi e decessi sono anche emerse nergie positive, di collaborazione e di amore per la città e per gli altri dimostrando che Molfetta sa essere comunità».
«E' motivo di orgoglio accogliere una attestazione così importante per un giovane della nostra comunità, uno studente dell'Itis Ferraris, istituto di istruzione superiore della nostra città. Questa notizia – commenta il Sindaco, Tommaso Minervini - ci offre l'opportunità per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, anche economicamente, alla realizzazione dei dispositivi di protezione in un momento in cui erano introvabili. Il giovane Giuseppe è il simbolo di tutti».
Come si ricorderà, a fine febbraio del 2020, a seguito dell'esplosione della pandemia, in molti hanno provato a creare una rete di persone e aziende per la solidarietà e l'emergenza. Nel caso del progetto che ha portato poi al riconoscimento per il giovane Alfiere, ad innescare la scintilla fu la richiesta di un medico dell'Ospedale di Bisceglie che chiedeva dove potesse trovare le visiere protettive\. All'inizio lo Studio Samarelli cominciò la sua traversata in solitaria, poi, in seguito all'aumento esponenziale delle richieste, fu lanciata una raccolta fondi con il sostegno dell'Associazione Sailors, e il sostegno di alcune aziende. Risultato dal 28 febbraio 2020 al 30 aprile 2020 sono state donate 2200 visiere a diversi ospedali e enti.
C'era chi stampava i supporti, chi trasportava i supporti al centro di raccolta per essere assemblati con le visiere tagliate dalle varie aziende, chi cuciva gli elastici per i supporti, chi portava i cartoni delle visiere in giro per la Puglia. Una vera rete di solidarietà. Da Foggia a Taranto sono arrivate le visiere in tutti gli ospedali, sezioni di volontari, che ne hanno fatto richiesta tramite il passaparola. Croce rossa, pronto soccorsi, supermercati, per fare un esempio il San Paolo, il di Venere, Ospedali Riuniti di Foggia, moltissime al centro regionale medici di base, Rsa, negli ospedali di Molfetta e Bisceglie.
«Questo – conclude il Primo cittadino - è uno dei tanti esempi positivi e solidali che si sono registrati a Molfetta nel periodo della pandemia. Se il Covid ha segnato difficoltà enormi e decessi sono anche emerse nergie positive, di collaborazione e di amore per la città e per gli altri dimostrando che Molfetta sa essere comunità».