Un'aula del Tribunale
Un'aula del Tribunale
Cronaca

Omicidio Parisi, riconosciuta la premeditazione: 22 anni a Farinola

L'uomo fu ucciso nel 2019 e il suo delitto fu premeditato. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d'Assise del Tribunale di Trani

Per i giudici della Corte d'Assise del Tribunale di Trani quello di Corrado Parisi, il 47enne assassinato a colpi di pistola il pomeriggio del 7 luglio 2019, a Molfetta, fu un omicidio premeditato. Per questo Sergio Farinola, il 45enne accusato di quel delitto ed attualmente detenuto ai domiciliari per motivi di salute, è stato condannato a 22 anni di reclusione.

La pubblica accusa, rappresentata dal pubblico ministero Francesco Tosto, aveva chiesto una condanna a 25 anni per l'autore del delitto, avvenuto con premeditazione. Una richiesta accolta dai giudici (presidente Giulia Pavese) che hanno condannato l'imputato, al termine dell'udienza dibattimentale di questa mattina, alla pena di 22 anni di carcere per i reati di omicidio volontario, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, aggravati dalla premeditazione. All'uomo, inoltre, interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, è stata anche applicata la libertà vigilata per 3 anni.

Stando alle indagini dei Carabinieri, intervenuti sul posto, Sergio Farinola si sarebbe fatto giustizia da solo al culmine di una lite. Il fatto avvenne all'esterno del bar Meeting di via Capotorti, periferia della città. Farinola impugnò la pistola e aprì il fuoco, sparando tre colpi al torace dell'uomo: Corrado Parisi morì poco dopo l'arrivo in ospedale, al don Tonino Bello. Successivamente Farinola, accompagnato dai suoi legali, Andrea Calò e Angelo Mascolo, si costituì presso gli uffici della Compagnia di Molfetta, dove confessò il delitto, prima di essere condotto nel carcere di Trani.

Nel corso delle udienze sono state ammesse le costituzioni di parte civile dei familiari della vittima: la vedova, i figli, e i germani, assistiti dall'avvocato Marco Di Bartolomeo, e la mamma, difesa dal legale Michele Salvemini. I giudici, nei loro confronti, hanno riconosciuto una provvisionale di 40mila euro alla madre, di 50mila alla moglie e ai tre figli e di 10mila euro ai quattro germani, tutte immediatamente esecutive, e stabilito altresì che il risarcimento dei danni cagionati alle costituite parti civili venga deciso e poi liquidato per intero in un separato giudizio di natura civile.

Per conoscere le argomentazioni dei giudici della Corte d'Assise del Tribunale di Trani si dovrà attendere il deposito delle motivazioni, previsto entro il termine di 90 giorni. Bisognerà dunque attendere il mese di maggio per conoscere le motivazioni di una sentenza che, come già comunicato dalla difesa del 45enne, sarà impugnata in Appello.

Il commento degli avvocati Di Bartolomeo e Salvemini

«Esprimiamo a nome della madre, della vedova e dei quattro figli di Corrado Parisi, grande soddisfazione per la sentenza odierna che ha sancito, seppur in primo grado, l'aggravante della premeditazione a carico dell'imputato Sergio Farinola. Chiaramente non vi è condanna o risarcimento alcun che possa riavvolgere il nastro di quel tragico giorno. Ma siamo sicuri che la sentenza di oggi, risponda alla richiesta di giustizia, da sempre dignitosamente ed umilmente espressa dai nostri assistiti».

Il commento dell'avvocato Calò

«All'esito del processo posso ritenermi parzialmente soddisfatto pur riservandomi di leggere attentamente le motivazioni, in quanto la ritenuta equivalenza tra l'aggravante della premeditazione e le attenuanti generiche ha indotto la Corte alla individuazione di una pena più mitigata rispetto a quella chiesta dal pm. In ogni caso si ricorrerà in Appello puntando ad ottenere una esclusione della aggravante della premeditazione, che, secondo la prospettazione difensiva, non è affatto condivisibile, nonché ad ottenere il riconoscimento della ulteriore attenuante della provocazione».
  • Corrado Parisi
  • Sergio Farinola
  • Michele Salvemini
  • Andrea Calò
  • Marco Di Bartolomeo
  • Angelo Mascolo
  • Omicidi Molfetta
Altri contenuti a tema
Omicidio De Gennaro, Salvemini: «Prudenza e basta speculazioni» Omicidio De Gennaro, Salvemini: «Prudenza e basta speculazioni» L'avvocato della famiglia della vittima invita «tutti a lasciare al processo che verrà l'accertamento dei motivi del fatto»
Delitto di Molfetta, trovate 35 dosi in via Immacolata. E spunta altra droga Delitto di Molfetta, trovate 35 dosi in via Immacolata. E spunta altra droga Gli stupefacenti potrebbero essere il possibile legame tra De Gennaro e de Pasquale, da venerdì in carcere. Sequestrata altra marijuana
Delitto di Molfetta, l'omicida reo confesso oggi davanti al giudice Delitto di Molfetta, l'omicida reo confesso oggi davanti al giudice Nuovi dettagli potrebbero emergere dall’interrogatorio, mentre l'autopsia sarà eseguita nei prossimi giorni
Guerriglia urbana di Capodanno: un 17enne lascia la comunità e torna a casa Guerriglia urbana di Capodanno: un 17enne lascia la comunità e torna a casa Per il Riesame «è indubbio che il minore appariva sulla scena dopo che la maggior parte degli ordigni era esplosa»
Guerriglia urbana a Capodanno, il Riesame smussa le ordinanze cautelari Guerriglia urbana a Capodanno, il Riesame smussa le ordinanze cautelari Raffica di provvedimenti decisi dal Tribunale sulle richieste di scarcerazione degli avvocati. In tre passano dal carcere ai domiciliari
Tentato omicidio Squeo, 50enne condannato a 5 anni e 4 mesi Tentato omicidio Squeo, 50enne condannato a 5 anni e 4 mesi Emessa la sentenza, nel processo col rito abbreviato, per Vito Magarelli accusato dell'episodio avvenuto nel 2021
Spaccio di droga, armi e furti a Molfetta: i primi indagati restano in silenzio Spaccio di droga, armi e furti a Molfetta: i primi indagati restano in silenzio Tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori di garanzia. Si prosegue oggi
Omicidio Parisi: agli arresti domiciliari Sergio Farinola per motivi di salute Omicidio Parisi: agli arresti domiciliari Sergio Farinola per motivi di salute Il 47enne ha lasciato il penitenziario di Bari: secondo il Tribunale di Sorveglianza le sue «condizioni sono incompatibili»
© 2001-2024 MolfettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
MolfettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.