
Cronaca
Oggi i funerali di Elisa Spadavecchia. Nel pomeriggio l'interrogatorio dell'autista della ruspa
Il 54enne Lerry Gnoli inserito nel fascicolo della Procura con l’ipotesi di omicidio colposo
Molfetta - venerdì 30 maggio 2025
9.50
I funerali di Elisa Spadavecchia, la 66enne di Molfetta travolta e uccisa sabato scorso da una ruspa mentre lavorava sulla battigia della spiaggia di Pinarella, si svolgeranno oggi alle 14:30 nella chiesa di San Marco a Creazzo, in provincia di Vicenza. L'ex insegnante sarà salutata dalla comunità locale e da una delegazione del Comune di Cervia, presente per manifestare il cordoglio e la vicinanza dell'intera città, rappresentata dall'assessora Michela Brunelli.
Sul fronte investigativo, oggi è previsto l'interrogatorio di Lerry Gnoli, il 54enne che si trovava alla guida della ruspa. Gli inquirenti vogliono chiarire da quanto tempo l'uomo operasse sull'arenile con il mezzo, nonostante avesse la patente revocata. La Procura ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo. Gnoli è difeso dall'avvocato Vittorio Manes, del foro di Forlì. Resta da accertare se l'indagato abbia agito autonomamente – le operazioni di sistemazione della spiaggia erano ufficialmente concluse dal 9 maggio – oppure se, come sostiene, fosse regolarmente autorizzato.
Intanto, l'associazione Mare Libero – in una nota firmata da Roberto Biagini – pone una serie di interrogativi sulla gestione delle spiagge pubbliche dopo la scadenza delle concessioni demaniali: «A chi compete oggi la gestione e il controllo del pubblico demanio, della spiaggia di tutti, e la tutela dell'incolumità e della sicurezza sull'arenile, visto che le concessioni demaniali marittime a scopo turistico-ricreativo sono scadute il 31 dicembre 2023 e che tutte le proroghe successive sono state dichiarate illegittime dagli organi giurisdizionali? È possibile trascurare e disinteressarsi di una funzione pubblica primaria, delegandola di fatto a soggetti terzi dietro la parvenza di un conferimento concessorio che tutti sanno essere privo di valore giuridico?».
E ancora: «Nessun soggetto diverso dalle autorità pubbliche, a partire dal 31 dicembre 2023, avrebbe dovuto né potuto gestire attività sull'arenile o affidare incarichi per pulizia, spianamento o ripascimento. Da quella data, ogni responsabilità è tornata agli enti pubblici concedenti, di indirizzo e di controllo – Comune e Regione – e agli obblighi di prevenzione, sanzione e sicurezza demandati alla Capitaneria di Porto e alle autorità di polizia competenti.»
Sul fronte investigativo, oggi è previsto l'interrogatorio di Lerry Gnoli, il 54enne che si trovava alla guida della ruspa. Gli inquirenti vogliono chiarire da quanto tempo l'uomo operasse sull'arenile con il mezzo, nonostante avesse la patente revocata. La Procura ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo. Gnoli è difeso dall'avvocato Vittorio Manes, del foro di Forlì. Resta da accertare se l'indagato abbia agito autonomamente – le operazioni di sistemazione della spiaggia erano ufficialmente concluse dal 9 maggio – oppure se, come sostiene, fosse regolarmente autorizzato.
Intanto, l'associazione Mare Libero – in una nota firmata da Roberto Biagini – pone una serie di interrogativi sulla gestione delle spiagge pubbliche dopo la scadenza delle concessioni demaniali: «A chi compete oggi la gestione e il controllo del pubblico demanio, della spiaggia di tutti, e la tutela dell'incolumità e della sicurezza sull'arenile, visto che le concessioni demaniali marittime a scopo turistico-ricreativo sono scadute il 31 dicembre 2023 e che tutte le proroghe successive sono state dichiarate illegittime dagli organi giurisdizionali? È possibile trascurare e disinteressarsi di una funzione pubblica primaria, delegandola di fatto a soggetti terzi dietro la parvenza di un conferimento concessorio che tutti sanno essere privo di valore giuridico?».
E ancora: «Nessun soggetto diverso dalle autorità pubbliche, a partire dal 31 dicembre 2023, avrebbe dovuto né potuto gestire attività sull'arenile o affidare incarichi per pulizia, spianamento o ripascimento. Da quella data, ogni responsabilità è tornata agli enti pubblici concedenti, di indirizzo e di controllo – Comune e Regione – e agli obblighi di prevenzione, sanzione e sicurezza demandati alla Capitaneria di Porto e alle autorità di polizia competenti.»