
Covid, non solo meno contagi: in Puglia calano anche ricoveri e terapie intensive
L'andamento dei dati ospedalieri sul territorio regionale
Molfetta - mercoledì 5 maggio 2021
0.28
La Puglia sta finalmente prendendo fiato a livello epidemiologico, dopo settimane molto difficili dal punto di vista dei contagi e, di conseguenza, anche per quanto riguarda i ricoveri in ospedale e i posti letto occupati in terapia intensiva.
La nostra regione, essendo stata tra le ultime a toccare il picco della terza ondata, è ora tra quelle con il maggior calo di contagi su base settimanale: a testimoniarlo è anche il tasso di positività che negli ultimi giorni è sempre pari al 6 o 7%, la metà di quanto accadeva fino a inizio aprile.
Calano dunque i ricoveri nelle terapie intensive pugliesi: secondo il bollettino aggiornato a ieri, il tasso di occupazione dei posti letto calcolato dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) è pari al 34%, ancora sopra rispetto alla media nazionale (scesa al 27%) e comunque superiore alla soglia critica del 30% indicata dal ministero della Salute. In ogni caso, si tratta di un valore in netta discesa rispetto al culmine registrato tra il 17 e il 18 aprile quando il 49% dei posti in rianimazione Covid in Puglia risultavano occupati.
Diminuzione lenta ma costante anche per quanto concerne il dato dei ricoveri: in questo caso è maggiore il divario tra il tasso di occupazione nelle strutture sanitarie pugliesi (42%) e la media italiana (29%) mentre la soglia critica è fissata al 40%. La percentuale è comunque in discesa rispetto al 51% del 17 aprile.
La nostra regione, essendo stata tra le ultime a toccare il picco della terza ondata, è ora tra quelle con il maggior calo di contagi su base settimanale: a testimoniarlo è anche il tasso di positività che negli ultimi giorni è sempre pari al 6 o 7%, la metà di quanto accadeva fino a inizio aprile.
Calano dunque i ricoveri nelle terapie intensive pugliesi: secondo il bollettino aggiornato a ieri, il tasso di occupazione dei posti letto calcolato dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) è pari al 34%, ancora sopra rispetto alla media nazionale (scesa al 27%) e comunque superiore alla soglia critica del 30% indicata dal ministero della Salute. In ogni caso, si tratta di un valore in netta discesa rispetto al culmine registrato tra il 17 e il 18 aprile quando il 49% dei posti in rianimazione Covid in Puglia risultavano occupati.
Diminuzione lenta ma costante anche per quanto concerne il dato dei ricoveri: in questo caso è maggiore il divario tra il tasso di occupazione nelle strutture sanitarie pugliesi (42%) e la media italiana (29%) mentre la soglia critica è fissata al 40%. La percentuale è comunque in discesa rispetto al 51% del 17 aprile.