Chiesa locale
Molfetta saluta don Francesco Gadaleta. Oggi il funerale
La messa sarà presieduta dal vescovo
Molfetta - lunedì 17 gennaio 2022
Si è tenuta ieri, presso la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Molfetta, la veglia presso la salma di don Francesco Gadaleta, scomparso due giorni fa. Oggi pomeriggio, invece, verrà celebrata in Cattedrale la santa Messa esequiale presieduta dal vescovo Cornacchia.
Nato il 30 maggio 1925 è stato ordinato sacerdote il 10 luglio 1949 da Mons. Achille Salvucci, ha ricoperto diversi incarichi tra i quali: primo parroco di San Bernardino (1960-1986) e successivamente parroco del Sacro Cuore di Gesù di Molfetta. Rettore del Purgatorio e assistente dell'Arciconfraternita della Morte e rettore della "Cappellina dell'adorazione".
72 anni di sacerdozio vissuti intensamente sempre illuminati dalla Parola di Dio. Nel biglietto autobiografico in occasione del suo 70° anniversario di ordinazione don Francesco così scriveva: "Questo è il tempo del canto del Magnificat al Dio-Amore, al Dio della Storia: la mia preghiera è troppo povera, ho bisogno della voce di tutti, dei miei Confratelli e dei fedeli, e specialmente devo chiedere perdono, innanzitutto al Signore, dei miei peccati, e a quanti ho fatto soffrire.
Anche se avanti negli anni, mi sento ancora uno di voi, cari miei Confratelli, seguo con interesse il vostro lavoro pastorale, rendendomi presente nei vostri eventi. Un grazie forte e sentito a tutto il popolo cristiano che ama e segue noi sacerdoti nel ministero, specialmente per l'esempio che ci offrono di amore a Cristo e alla Chiesa".
Nato il 30 maggio 1925 è stato ordinato sacerdote il 10 luglio 1949 da Mons. Achille Salvucci, ha ricoperto diversi incarichi tra i quali: primo parroco di San Bernardino (1960-1986) e successivamente parroco del Sacro Cuore di Gesù di Molfetta. Rettore del Purgatorio e assistente dell'Arciconfraternita della Morte e rettore della "Cappellina dell'adorazione".
72 anni di sacerdozio vissuti intensamente sempre illuminati dalla Parola di Dio. Nel biglietto autobiografico in occasione del suo 70° anniversario di ordinazione don Francesco così scriveva: "Questo è il tempo del canto del Magnificat al Dio-Amore, al Dio della Storia: la mia preghiera è troppo povera, ho bisogno della voce di tutti, dei miei Confratelli e dei fedeli, e specialmente devo chiedere perdono, innanzitutto al Signore, dei miei peccati, e a quanti ho fatto soffrire.
Anche se avanti negli anni, mi sento ancora uno di voi, cari miei Confratelli, seguo con interesse il vostro lavoro pastorale, rendendomi presente nei vostri eventi. Un grazie forte e sentito a tutto il popolo cristiano che ama e segue noi sacerdoti nel ministero, specialmente per l'esempio che ci offrono di amore a Cristo e alla Chiesa".