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Molfetta ricorda Graziano Fiore e «i giovani che si spendono per la libertà»

Minervini ricorda la strage di Via Nicolò dell'Arca

Nell'Aula Consigliare Molfetta, rappresentata dal sindaco Tommaso Minervini, ha ricordato la strage di via Nicolò dell'Arca.

«Ho sempre ricordato l'avvenimento del 28 luglio nel carcere barese, con i detenuti. Oggi, in qualità di sindaco, voglio farlo a Molfetta.», introduce il sindaco.

Due giorni dopo la caduta del regime fascista a Bari, un gruppo di manifestati antifascisti giovanissimi venne attaccato da una truppa di soldati.
Il 28 luglio 1943, data della carneficina, morivano tanti giovanissimi, tra cui il figlio di Tommaso Fiore, Graziano, un giovanissimo studente universitario.
I manifestanti si muovevano per andare incontro ai detenuti politici reclusi nel carcere di Bari, dove vi erano personalità del calibro di Guido De Ruggiero, Guido Calogero, Michele Cifarelli, Tommaso Fiore, docente di latino e greco presso il liceo classico di Molfetta.
A tal proposito, è stato proprio grazie al nostro primo cittadino Tommaso Minervini che è riuscito, addentrandosi negli archivi, a recuperare la documentazione dei detenuti.
Per la libertà si vive e si muore. Un ideale che circola nelle scuole, nelle università, nelle associazioni e nella società, e che mai dovrebbe essere messo da parte e sottovalutato.

Ad intervenire all'evento Michele Laudadio, presidente dell'ANEB Molfetta, Giuseppe Poli, docente di storia moderna presso l'Università di Bari, Vito Antonio Leuzzi, direttore dell'IPSAIC e il sindaco Tommaso Minervini.
  • Tommaso Minervini
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