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Michele Albanese e Maleduclasse alla Giaquinto per la prevenzione contro bullismo e cyberbullismo
Una rete di adulti che lavora insieme, un giovane che parla ai ragazzi e li fa sentire ascoltati
Molfetta - venerdì 12 dicembre 2025
19.23
Due mattinate dense di attenzione e partecipazione hanno animato, il 10 e l'11 dicembre 2025, l'aula magna della scuola secondaria di I grado Corrado Giaquinto. L'incontro con Michele Albanese, noto per il progetto Maleduclasse, è stato il cuore pulsante dell'iniziativa che nasce dall'impegno costante della referente d'istituto per il bullismo e cyberbullismo e del suo gruppo di lavoro: un team affiatato, abituato a procedere all'unisono e a costruire, anno dopo anno, percorsi educativi solidi e continuativi.
La scelta di invitare un giovane capace di parlare ai ragazzi con naturalezza e credibilità riflette pienamente lo spirito della scuola: educare attraverso la vicinanza, la comprensione e un linguaggio che gli studenti riconoscono come loro.
Michele Albanese, accolto con entusiasmo, è riuscito da subito a creare un clima di fiducia. Il suo modo diretto e sincero di affrontare i temi del bullismo e del cyberbullismo ha catturato l'attenzione di tutti. Ha aperto l'incontro con una considerazione che è diventata il filo conduttore della giornata:
"Il bullismo non è solo quello che si vede nei corridoi: spesso si nasconde online. Il rispetto è una scelta quotidiana".
Da quel momento, il dialogo si è fatto vivo. Gli studenti hanno posto domande mature, segno di un'attenzione profonda e autentica: "Se vedo qualcuno attaccato sui social ma non so come intervenire, cosa devo fare?"
"E se chi fa il bullo è un mio compagno di sempre?"
Michele ha risposto con equilibrio e sensibilità, ricordando ai presenti che chiedere aiuto è un gesto di coraggio e che ciascuno può contribuire a spezzare dinamiche sbagliate.
La referente e il suo team hanno seguito l'incontro con orgoglio. Il loro lavoro, svolto in perfetta sintonia, si fonda su un principio chiaro: agire prima che il problema si presenti, perché alla Giaquinto l'educazione alla convivenza civile è una scelta costante, non una risposta emergenziale.
"Il nostro gruppo funziona perché è unito", spiegano. "Da anni portiamo avanti queste iniziative convinti che la prevenzione sia un vero atto di tutela verso i nostri ragazzi".
Una visione pienamente condivisa dalla dirigente scolastica prof.ssa Angela Maria Tondo, che ha fatto del benessere degli studenti una direzione precisa del suo mandato. Le sue parole riassumono la filosofia dell'Istituto: "Il benessere dei nostri studenti è una scelta quotidiana. Sostengo con forza iniziative che permettono ai ragazzi di ascoltarsi, esprimersi e riconoscere il valore del rispetto reciproco. Una scuola che sa ascoltare è una scuola che fa crescere".
Le giornate con Michele Albanese si inseriscono in questo cammino già tracciato: quello di una comunità scolastica che lavora con anticipo, che costruisce relazioni sane e che offre agli studenti strumenti per essere cittadini consapevoli, dentro e fuori dal mondo digitale.
A testimoniare l'efficacia dell'incontro, le parole semplici e genuine di una studentessa: "Mi ha fatto capire che non siamo soli".
In questa frase si ritrova l'essenza dell'intero progetto: una scuola che previene, una rete di adulti che lavora insieme, un giovane che parla ai ragazzi e li fa sentire ascoltati.
La scelta di invitare un giovane capace di parlare ai ragazzi con naturalezza e credibilità riflette pienamente lo spirito della scuola: educare attraverso la vicinanza, la comprensione e un linguaggio che gli studenti riconoscono come loro.
Michele Albanese, accolto con entusiasmo, è riuscito da subito a creare un clima di fiducia. Il suo modo diretto e sincero di affrontare i temi del bullismo e del cyberbullismo ha catturato l'attenzione di tutti. Ha aperto l'incontro con una considerazione che è diventata il filo conduttore della giornata:
"Il bullismo non è solo quello che si vede nei corridoi: spesso si nasconde online. Il rispetto è una scelta quotidiana".
Da quel momento, il dialogo si è fatto vivo. Gli studenti hanno posto domande mature, segno di un'attenzione profonda e autentica: "Se vedo qualcuno attaccato sui social ma non so come intervenire, cosa devo fare?"
"E se chi fa il bullo è un mio compagno di sempre?"
Michele ha risposto con equilibrio e sensibilità, ricordando ai presenti che chiedere aiuto è un gesto di coraggio e che ciascuno può contribuire a spezzare dinamiche sbagliate.
La referente e il suo team hanno seguito l'incontro con orgoglio. Il loro lavoro, svolto in perfetta sintonia, si fonda su un principio chiaro: agire prima che il problema si presenti, perché alla Giaquinto l'educazione alla convivenza civile è una scelta costante, non una risposta emergenziale.
"Il nostro gruppo funziona perché è unito", spiegano. "Da anni portiamo avanti queste iniziative convinti che la prevenzione sia un vero atto di tutela verso i nostri ragazzi".
Una visione pienamente condivisa dalla dirigente scolastica prof.ssa Angela Maria Tondo, che ha fatto del benessere degli studenti una direzione precisa del suo mandato. Le sue parole riassumono la filosofia dell'Istituto: "Il benessere dei nostri studenti è una scelta quotidiana. Sostengo con forza iniziative che permettono ai ragazzi di ascoltarsi, esprimersi e riconoscere il valore del rispetto reciproco. Una scuola che sa ascoltare è una scuola che fa crescere".
Le giornate con Michele Albanese si inseriscono in questo cammino già tracciato: quello di una comunità scolastica che lavora con anticipo, che costruisce relazioni sane e che offre agli studenti strumenti per essere cittadini consapevoli, dentro e fuori dal mondo digitale.
A testimoniare l'efficacia dell'incontro, le parole semplici e genuine di una studentessa: "Mi ha fatto capire che non siamo soli".
In questa frase si ritrova l'essenza dell'intero progetto: una scuola che previene, una rete di adulti che lavora insieme, un giovane che parla ai ragazzi e li fa sentire ascoltati.
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