
Marco Nappi, neo laureato, devolve la sua festa alla Protezione Civile della Regione Puglia
Il giovane molfettese: «Ho fatto solo quello che era giusto in questo momento»
Molfetta - domenica 29 marzo 2020
14.53
In una situazione di anormalità, continua a vivere la normalità nell'anomalia del momento. Non è più un evento raro nemmeno laurearsi in videoconferenza ma lo diventa se pensi di devolvere quanto destinato per le bomboniere e per i festeggiamenti post-seduta di laurea alla Protezione Civile della Regione Puglia. La normalità dell'anomalia diventa un messaggio importante, ognuno può fare la propria parte nel proprio piccolo.
Infatti, è proprio quello che ha deciso di fare Marco Nappi, un venticinquenne molfettese, che ha voluto a modo suo contribuire ad aiutare gli altri. «Non ho fatto niente di particolare, - ci dice Marco telefonicamente - solo quello che era giusto in questo momento, perché non dobbiamo dimenticarci che è un nemico invisibile, può colpire tutti e in qualunque momento».
Quella conseguita da Marco giovedì 26 marzo è la laurea magistrale in ingegneria meccanica presso l'Università degli Studi di Ferrara con Double Degree presso Aix-Marseille Université, ovvero l'Università di Marsiglia. E' lo stesso ingegnere a spiegarci che l'Università emiliana ha dei progetti in partnership con altri atenei europei; lui ha seguito l'intero secondo anno del suo corso di laurea a Marsiglia, scrivendo e discutendo la tesi anche lì, così ora ha la doppia laurea italiana e francese.
Ci racconta che alle ore 9 ha indossato l'abito, è andato in cucina e si è collegato in video conferenza con la commissione esaminatrice. Ha discusso la tesi, mentre nella stessa stanza c'erano la mamma, il papà e la sorella. Dopo però ha festeggiato sempre in videochiamata con i suoi amici, parenti e affetti vicini sin dall'infanzia.
Marco aveva già vissuto l'esperienza del conseguimento della laurea triennale, in tempi normali, e ci racconta che quello che gli è mancato «sono gli abbracci, i baci delle persone che ti vogliono bene. Sarà sicuramente una giornata che non dimenticherò mai per la sua particolarità».
Gli chiediamo se le Università sono state pronte ad affrontare questa emergenza e ci racconta che «ho sostenuto anche l'ultimo esame in videoconferenza, perché ero a Molfetta per studiare e poi non sono più potuto risalire perché hanno dichiarato l'Italia zona rossa. Quello che per me conta in questo momento è aver raggiunto il traguardo che mi ero prefisso: la laurea in ingegneria meccanica».
Si prospetta per il giovane molfettese un futuro roseo perché sarà uno dei 30 ingegneri scelti tra 220 per il progetto Aerotech Academy di "Leonardo", ex gruppo Finmeccanica.
Infatti, è proprio quello che ha deciso di fare Marco Nappi, un venticinquenne molfettese, che ha voluto a modo suo contribuire ad aiutare gli altri. «Non ho fatto niente di particolare, - ci dice Marco telefonicamente - solo quello che era giusto in questo momento, perché non dobbiamo dimenticarci che è un nemico invisibile, può colpire tutti e in qualunque momento».
Quella conseguita da Marco giovedì 26 marzo è la laurea magistrale in ingegneria meccanica presso l'Università degli Studi di Ferrara con Double Degree presso Aix-Marseille Université, ovvero l'Università di Marsiglia. E' lo stesso ingegnere a spiegarci che l'Università emiliana ha dei progetti in partnership con altri atenei europei; lui ha seguito l'intero secondo anno del suo corso di laurea a Marsiglia, scrivendo e discutendo la tesi anche lì, così ora ha la doppia laurea italiana e francese.
Ci racconta che alle ore 9 ha indossato l'abito, è andato in cucina e si è collegato in video conferenza con la commissione esaminatrice. Ha discusso la tesi, mentre nella stessa stanza c'erano la mamma, il papà e la sorella. Dopo però ha festeggiato sempre in videochiamata con i suoi amici, parenti e affetti vicini sin dall'infanzia.
Marco aveva già vissuto l'esperienza del conseguimento della laurea triennale, in tempi normali, e ci racconta che quello che gli è mancato «sono gli abbracci, i baci delle persone che ti vogliono bene. Sarà sicuramente una giornata che non dimenticherò mai per la sua particolarità».
Gli chiediamo se le Università sono state pronte ad affrontare questa emergenza e ci racconta che «ho sostenuto anche l'ultimo esame in videoconferenza, perché ero a Molfetta per studiare e poi non sono più potuto risalire perché hanno dichiarato l'Italia zona rossa. Quello che per me conta in questo momento è aver raggiunto il traguardo che mi ero prefisso: la laurea in ingegneria meccanica».
Si prospetta per il giovane molfettese un futuro roseo perché sarà uno dei 30 ingegneri scelti tra 220 per il progetto Aerotech Academy di "Leonardo", ex gruppo Finmeccanica.